venerdì 27 maggio 2011

Contro Lettieri infame atto violenza

LUPI: Contro Lettieri infame atto violenza


"Mi dispiace dovermi ripetere, ma l’infame atto di violenza di cui e’ stato oggetto il candidato del centrodestra a Napoli Gianni Lettieri, cui va tutta la mia solidarieta’, non puo’ lasciarci indifferenti. Anche perche’ non e’ la prima volta, in questa campagna elettorale, che accade".


Lo ha affermato, in una nota, il deputato del Pdl Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera. "Purtroppo oggi in Italia c’e’ un clima irrespirabile ed e’ inutile nascondersi: si tratta del frutto dell’azione di quanti, in questi anni, hanno dipinto l’avversario politico, in particolare il presidente Silvio Berlusconi, come un despota, un nemico da abbattere con qualunque mezzo. E’ ora di dire basta, mi auguro che terminata la campagna elettorale tutti si impegnino per abbassare i toni. Abbiamo davanti ancora due anni per lavorare per il bene del paese. Non perdiamo questa occasione".




CAPEZZONE: Un clima infame, dopo il voto tutti riflettono

"Desidero esprimere la mia solidarieta’ personale e politica al candidato Lettieri per questo ennesimo episodio di violenza di cui e’ stato fatto bersaglio in queste settimane. Ma, piu’ in generale, spero che dopo il voto tutte le persone ragionevoli, ovunque collocate, riflettano sul clima infame e avvelenato che si e’ determinato nel Paese".

Lo ha dichiarato il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. "Il primo ministro Berlusconi e’ da tempo oggetto di un trattamento violento e intimidatorio; chi sta con lui e’ esposto al dileggio e a un isolamento civile che fa letteralmente paura. Tutto cio’ non e’ accettabile. Chiunque vinca l’uno o l’altro turno elettorale deve rendersi conto che non e’ ammissibile che una grande quota di italiani (finora, maggioritaria, dal 2008 a oggi) sia trattata in questo modo. Che cosa sarebbe accaduto se una piccola parte di questo ’trattamento’ fosse stata riservata agli avversari di Berlusconi, agli uomini e alle donne della sinistra, agli intellettuali di riferimento di quell’area? E’ cosi’ difficile, in questo Paese, arrivare ad un reciproco riconoscimento di dignita’ e di legittimazione?".

Nessun commento:

Posta un commento