lunedì 24 ottobre 2011

BUONGOVERNO: La stampa estera apprezza il governo

Secondo un filone di pensiero molto di moda in questo momento, il problema dell’Europa ha un nome e cognome: Silvio Berlusconi.



La nomina del nuovo governatore di Bankitalia? "Crea sconcerto nelle cancellerie".

La situazione economica dell’Italia? "Di gran lunga peggiore rispetto alla Spagna".

La manovra economica? "Il punto di debolezza dell’euro".

Questo è naturalmente ciò che emerge da alcuni giornali italiani. All’estero, dove pure non si fanno sconti a Berlusconi, la sensazione è però molto diversa. Quasi opposta.



Il fondo Carmignac ha noleggiato un’intera pagina sul Financial Times salutando così l’addio di Jean-Claude Trichet alla Banca centrale europea: "Adieu, nessuno la rimpiangerà". A Trichet il Wall Street Journal e il Financial Times rimproverano in particolare di avere aumentato i tassi d’interesse proprio mentre si avvicinava prima la crisi Lehman Brother, poi quella dei debiti europei.



Quanto ad Angela Merkel, il New York Times per la penna del premio Nobel Paul Krugman l’ha definita "la vera grande nemica dell’euro" a causa delle sue decisioni e dichiarazioni drammatizzanti e dell’eccesso di austerity imposto dal suo governo a tutti gli altri paesi. Lo stesso Helmut Kohl, il cancelliere della riunificazione e padre politico della Merkel, ha apertamente sconfessato la sua ex pupilla.



In Francia è sotto tiro Nicolas Sarkozy, causa i ripetuti inconcludenti vertici a due franco-tedeschi e le incertezze sui gravi problemi delle banche francesi, pesantemente esposte come quelle tedesche (e a differenza delle italiane) nei paesi a rischio. Ecco il commento di Le Monde: «Avendo detto tutto, e il contrario di tutto da quasi due anni, Sarkozy e Merkel hanno perso credito agli occhi dei mercati».



Ecco invece che cosa scrive il Wall Street Journal sul premier italiano: "La settimana scorsa Berlusconi ha ottenuto la vittoria raggiungendo la quota necessaria di 316 voti senza troppe difficoltà. Il suo trionfo sembra quasi sfidare ogni logica. Come ha fatto? La risposta è semplice. Per quanto gli elettori e alcuni parlamentari disapprovino le sue misure di austerità, il Cavaliere offre l’unica soluzione realistica ai problemi economici dell’Italia".

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