martedì 18 ottobre 2011

Meno cassintegrati, segnale di ripresa

BUONGOVERNO: Meno cassintegrati, segnale di ripresa




Una buona notizia sul fronte dell’economia: il ricorso alla cassa integrazione è in netta diminuzione. Di più: l’utilizzo effettivo da parte delle aziende industriali di questo ammortizzatore sociale è inferiore al numero delle ore autorizzate.



Dunque, un’ulteriore conferma che il governo Berlusconi ha agito bene durante la crisi economica, mettendo a disposizione risorse ingenti (fino a 32 miliardi) per la cassa integrazione, al fine di tutelare i posti di lavoro e la solidità delle imprese manifatturiere in vista della ripresa, ormai vicina. Quanto ai declinisti e ai pessimisti (di sinistra e non), si tratta di una sonora smentita delle loro previsioni catastrofiche e delle continue critiche al governo.



Ma veniamo ai dati. Nei primi sette mesi dell’anno, secondo quanto comunica l’Inps, il ricorso alla cassa integrazione è stato inferiore a quello dello stesso periodo del 2010: per la cig ordinaria si è scesi dal 57,8 al 49,4 per cento nell’uso delle ore autorizzate; per la cig straordinaria il calo è stato ancora più evidente, dal 48,9 al 41,6 per cento. In media, il "tiraggio" (l’uso effettivo della cig rispetto alle ore autorizzate) è sceso dal 51,4 al 43,4 per cento.



Commentando questi dati, il direttore generale dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, parla di "sostanziale stabilità" nell’uso della cassa integrazione, che ormai è costante sotto il 50 per cento delle ore autorizzate. Segno che le aziende sono ancora preoccupate per la crisi, anche se l’uso sempre più ridotto della cig dimostra per Mastrapasqua "una discreta vitalità del sistema produttivo".

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