lunedì 24 ottobre 2011

Commissione d'inchiesta sull'imparzialita' delle agenzie di rating





GIRLANDA: Attivare una commissione d'inchiesta sull'imparzialita' delle agenzie di rating




Il parlamentare del Pdl Rocco Girlanda ha presentato una proposta di legge per istituire un’apposita commissione parlamentare sulle agenzie di rating.



Istituire una commissione di inchiesta parlamentare sull’imparzialità e l’affidabilità delle agenzie di valutazione del merito del credito, comunemente conosciute come agenzie di rating, che concluda i suoi lavori entro 18 mesi dall’approvazione della legge istitutiva. È questo l’oggetto della proposta di legge presentata da Rocco Girlanda, deputato Pdl, al fine di valutare l’imparzialità di quelle agenzie che con i loro giudizi stanno orientando le politiche economiche e amministrative di molti Paesi, determinandone successi e fallimenti. Una commissione, composta da venti deputati ed altrettanti senatori, che verifichi i metodi di giudizio delle agenzie, “al fine di ridurre gli effetti negativi dovuti alla cieca osservanza da parte degli investitori meno esperti e l’uso o l’abuso strumentale da parte degli speculatori – dichiara Girlanda – Bisogna considerare, infatti, che soprattutto negli Stati Uniti importanti leader finanziari sono spesso anche loro azionisti o ognuno di questi fondi controlla patrimoni in diversi settori dell’industria e della finanza. Un fattore, questo, in grado di produrre meccanismi di insider trading attraverso possibili fughe anticipate e selezionate di notizie riguardanti le modalità e le tempistiche dei declassamenti, condizionando così investimenti e transazioni internazionali. Guadagni o perdite “pilotate”, che possono concorrere ad alimentare l’impennata delle speculazioni e la pressione sulla qualità della vita di milioni di persone. Negli ultimi mesi, infatti, queste agenzie hanno rivestito ruoli di fondamentale importanza nell’andamento delle borse mondiali e nelle azioni politiche, fiscali ed economiche di Paesi come Grecia, Portogallo, Spagna e Italia, solo per citare i più noti. È quindi necessario ridurre l’impatto delle valutazioni di queste agenzie e verificare gli effetti del loro possibile conflitto interno di interessi in relazione ai giudizi emessi, soprattutto nei confronti degli Stati sovrani. Ulteriore compito di questa commissione – continua Girlanda – potrebbe essere quello di farsi promotrice, a livello comunitario, di percorsi alternativi come, ad esempio, la costituzione di un’agenzia unica europea con capitali pubblici bilanciati che affianchi le valutazioni delle agenzie di rating e ne certifichi, in tal modo, la veridicità. Al giorno d’oggi, infatti, manca un organo che controlla chi emette i giudizi: questa agenzie esercitano al contempo, infatti, funzioni di consulenza a privati e funzioni “censorie”, una dinamica potenzialmente conflittuale nell’imparzialità dei propri giudizi, il cui potere attualmente sta prevaricando il giusto ruolo di controllo e valutazione orientativa”.

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