martedì 18 dicembre 2012

Berlusconi a "Italia popolare": Dobbiamo rafforzare l'unità del partito


Berlusconi a "Italia popolare":

 Dobbiamo rafforzare l'unità 

del partito

Il messagio inviato da Silvio Berlusconi al convegno

 "Italia Popolare"

Silvio Berlusconi
I principi che enunciate, gli impegni che prospettate, gli obiettivi che ponete sono quelli che hanno caratterizzato la nostra azione di governo, sono quelli che costituiscono parte integrante della storia che abbiamo scritto insieme dal 1994 ad oggi.
Intorno a questi ideali dobbiamo rafforzare e ribadire l’unità del nostro partito, nato dalla volontà di riunire storie e culture diverse la cui divisione, in passato, ha consentito a una sinistra minoritaria nel paese di prendere il potere. E’ un errore che dobbiamo impegnarci a non ripetere. L’unità del nostro movimento è la premessa per costruire un’aggregazione più vasta, che abbia la capacità, la voglia, l’ambizione di vincere di nuovo

L’Italia dei moderati è maggioranza nel paese. Nell’attuale contesto, se lo riterrà il professor Mario Monti potrà essere il federatore di quest’area. Egli condivide i miei, i vostri, i nostri stessi ideali: quelli della grande famiglia dei Popolari europei.

Abbiamo sostenuto lealmente il governo Monti anche quando non eravamo d’accordo, senza porre mai veti né ricatti, al contrario di quanto ha fatto la sinistr, ma l’azione riformatrice di questo esecutivo non ha potuto contare su una maggioranza omogenea ma è stata spesso costretta a subire l’influenza nefasta della sinistra e della Cgil.

Se Monti accettasse l’invito che più volte gli ho rivolto, da ultima a Bruxelles di fronte alla platea del Ppe, non sprecheremo certo un’occasione storica per vincere le elezioni.
Come nel ’94, però per centrare l’obiettivo della vittoria occorre uscire dagli schemi vecchi e logori, rompere le barriere che si oppongono all’innovazione, mettere in collegamento storie e culture diverse.

Mentre il campo della sinistra è bene organizzato e appare come una macchina da guerra gioiosamente lanciata verso il successo, l’altra parte - la nostra parte - sembra impegnata più in sterili polemiche che non a far fronte comune per battere gli avversari.

Dovremo fino all’ultimo lavorare affinché il progetto dell’unione dei moderati si realizzi. Ma se ciò non dovesse essere possibile, soltanto da noi potrà provenire la forza necessaria per contrastare e battere la sinistra di Bersani e di Vendola.
Noi siamo in campo pronti ad ogni sfida, sicuri di poter rappresentare, tutti insieme, la speranza dell’Italia libera che non si arrende.

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