sabato 29 dicembre 2012

I bocconiani rimasti in cattedra chiedono al Monti politico di fare tutto (lo stato minimo) e subito


RASSEGNA STAMPA
da IL FOGLIO.IT 


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I prof. impazienti/2

I bocconiani rimasti in cattedra chiedono al Monti politico di fare tutto (lo stato minimo) e subito

Tredici mesi fa, a leggere gli editorialisti-economisti della stampa d’establishment, non sorgeva dubbio alcuno: Mario Monti, presidente della Bocconi ed editorialista del Corriere della Sera, era il più adatto di loro e dunque tra i migliori in assoluto per guidare il governo italiano e imporre una pausa forzata a politici spesso incompetenti. Oggi quegli stessi editorialisti-economisti vanno all’assalto dell’Agenda Monti, cioè del documento che il premier ha pubblicato per alimentare il dibattito elettorale. Le riforme liberali indicate nell’agenda? Troppo poco, troppo tardi.
Ieri sono stati Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, sulla prima pagina del Corriere della Sera, a bocciare il programma con cui Monti vorrebbe aggregare forze politiche riformatrici: “Troppo stato in quell’agenda”, il titolo del loro editoriale.

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