venerdì 7 dicembre 2012

Il Pdl "sfiducia" il governo. E il Pd: "Monti salga al Colle"


RASSEGNA STAMPA

da IL GIORNALE
del 6.12.12

Il Pdl "sfiducia" il governo. E il Pd: "Monti salga al Colle"

Il governo è appeso a un filo. Pur garantendo il numero legale, il Pdl ha infatti deciso di non appoggiare più i tecnici: non vota prima il dl sviluppo al Senato, poi il dl sui costi della politica alla Camera. Pd e Idv chiedono a Monti di salire al Colle: "Non ha più la maggioranza". Incontro tra il Capo dello Stato e Alfano. Il premier: "Non ho intenzione di far alcun passo, andiamo avanti a fare il nostro lavoro"
Sergio Rame

























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Il governo è sempre più appeso a un filo. Adesso il premier Mario Monti rischia di non avere più i numeri in parlamento. La maggioranza scricchiola. L'incidente si è aperto, in mattinata a Palazzo Madama dove si votava la fiducia al decreto legge sviluppo, poi si è acuito nel pomeriggio a Montecitorio dove si votava il decreto sui costi della politica.
In mattinata il Senato ha votato "sì" alla fiducia posta dal governo sul decreto sviluppo. I voti favorevoli sono stati 127, i contrari 17, gli astenuti 23. Una maggioranza risicata, insomma. Anche Monti è corso in Aula e si è votato la fiducia. Ma, all'indomani del vertice fiume tra Silvio Berlusconi e lo stato maggiore del partito, il Pdl ha deciso di non votare."È un fatto non indifferente - ha fatto sapere il presidente del Senato Renato Schifani - informerò il presidente della Repubblica". Senza far mancare la maggioranza, non ha appoggiato più le misure messe in campo dall'esecutivo in materia economica. Nel corso delle dichiarazioni di voto, alcuni senatori del Pdl hanno sottolineato la loro contrarietà alle parole del ministro allo Sviluppo Economico Corrado Passera, che questa mattina aveva criticato il Cavaliere per la sua decisione di ricandidarsi. L'ex ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ha dichiarato che non parteciperà al voto perché "un ministro non può offendere un partito che gli ha consentito di governare per un anno". Non tutti, però, hanno seguito l'indicazione In entrambi i casi, pur garantendo il numero legale, il Pdl ha infatti deciso di non appoggiare più i tecnici. "Il Pdl - ha dichiarato il capogruppo Maurizio Gasparri - vuole esprimere il passaggio del nostro gruppo alla  posizione di astensione nei confronti del governo". Immediato l'intevento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che stoppa il diktat lanciato dal Pd a Monti ("Se il governo non ha più la maggioranza, Monti deve salire al Quirinale"). "La tenuta istituzionale è fuori discussione - ha avvertito il capo dello Stato - bisogna evitare una convulsa conclusione della legislatura".








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