lunedì 12 aprile 2010

Bondi ironizza sul controcanto di Fini

BONDI: Fini la smetta di fare il controcanto


"Fini non puo’ continuare a fare il controcanto". Lo ha affermato Sandro Bondi in una intervista al ’Corriere della Sera’ nella quale parla dei rapporti tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Il nostro coordinatore nazionale del Popolo della liberta’ ha colto l’occasione per lanciare una federazione del partito con la Lega.

"Il risultato elettorale e’ molto chiaro e consente di affrontare i problemi con serenita’ e di tracciare una prospettiva comune. Credo che d’ora in avanti convenga anche a Fini affrontare le questioni con questo spirito positivo, invece di offrire l’impressione di un quotidiano controcanto alle posizioni del Pdl e del governo. Fra i due partiti diversi, seppur alleati c’e’ sempre un certo grado di competizione. Come accadeva, fino a pochi anni fa, tra An e Forza Italia, ma poi l’unita’ era cosi’ forte che abbiamo dato vita a un partito unitario. Anche con la Lega c’e’ una grande affinita’ e niente vieta di pensare che nel futuro si possa prevedere una forma piu’ alta di unita’ rispetto a quella attuale. Magari la forma di una federazione che salvi la differenza ma postuli un rapporto ancora piu’ stretto di collaborazione". Quanto alle riforme, il ministro concorda con Bossi sul fatto che "federalismo e presidenzialismo, anche nella forma francese, possano costituire due processi paralleli e complementari. Certamente l’avvio del federalismo richiede un forte Stato centrale, altrimenti potrebbe trasformarsi in anarchia e disgregazione dell’unita’ nazionale".

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