lunedì 26 aprile 2010

Entro fine legislatura la prima centrale nucleare

BERLUSCONI: Entro la fine della legislatura partirà la costruzione della prima centrale nucleare


"Nessuno puo’ rinunciare al nucleare. Noi eravamo all’avanguardia e nel 1967 avevamo gia’ tre centrali. Poi c’e’ stato il referendum. Ora il dossier nucleare e’ nelle mani del ministro Scajola e lui vuole far partire a tutti i costi la costruzione degli impianti entro tre anni".

Cosi’ si è espresso il presidente Berlusconi, nel corso della conferenza stampa seguita all’incontro bilaterale con Vladimir Putin a Villa Gernetto. "Siamo partiti con un accordo con la Francia e lo abbiamo esteso in tutte le direzioni per raccogliere ogni contributo utile. Prima di individuare dove verra’ costruita la prima centrale, deve cambiare l’opinione pubblica. Infatti se il 54 per cento si dichiara favorevole al ritorno al nucleare, nessuno e’ pronto ad accettare un impianto in casa sua. Dobbiamo guardare alla situazione francese dove le comunita’ locali si contendono l’installazione di centrali che’ portano tanto lavoro. Credo che il cambio di opinione pubblica, anche attraverso questo progetto di raccogliere le esperienze dei cittadini francesi e portarlo in Italia, durera’ piu’ di un anno".


Sempre in tema di nucleare, nel discorso introduttivo dei temi del vertice con Putin, Berlusoni ha dato conto dell’accordo sottoscritto sul progetto di fusione Ignitor "un progetto molto importante per il nucleare che riguarda la fusione e non la fissione. Si possono realizzare, attraverso macchine molto complesse che saranno al centro degli studi di Coppi un professore che insegna in universita’ americane e che spero’ possa cambiare gli scenari per la produzione di energia per il futuro".


Tra gli accordi piu’ importanti siglati quello tra Enel e Inter Rao Ues firmato dai due numeri uno delle societa’ Fulvio Conti e Boris Kvalchuk per la cooperazione nei settori nucleare, costruzione nuovi impianti ed innovazione tecnica, efficienza energetica e distribuzione sia in Russia che nei paesi dell’Est Europa e per la costruzione di una nuova centrale nucleare a Kaliningrad con due reattori da 1.170 Mw ciascuno e tecnologia Vver 1200 di terza generazione. "Si tratta di un accordo che riguarda lo sviluppo della produzione di energia sia tradizionale sia attraverso nucleare con la costruzione di una importante centrale a Kalingrad e la distribuzione dell’energia in Russia e negli altri Paesi dell’est che da’ la possibilita’ alla nostra principale azienda di aumentare la sua presenza in Russia e in Oriente", ha sottolineato Berlusconi, ricordando i progetti sul South Stream e la partecipazione di Saipem per quanto riguarda il Nord Stream. Putin ha peraltro ricordato che solo quest’ultima partita vale circa 2 miliardi di euro


Il South Stream e’ un gasdotto altrettanto importante per avere il gas dalla Russia", ha spiegato Berlusconi sottolieando come l’Ucraina non ha ancora la stabilizzazione "che ci puo’ far stare tranquilli. Continueremo nella collaborazione con la Russia anche in Paesi extraeuropei per esempio in Africa per non lasciare questa potenzialita’ alla Cina", ha osservato il nostro premier facendo poi una ricognizione dell’interscambio con la Russia che, complice la crisi, ha registrato un calo di circa il 30 per cento.

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