martedì 21 settembre 2010

BERLUSCONI: Patto con l'Italia in cinque punti

"Invito le forze piu’ responsabili dell’opposizione, affinche’ lascino da parte i pregiudizi e possano votare le riforme cosicche’ anche la minoranza possa concorrere a fare il bene del paese". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico con il convegno del Pdl del Veneto a Cortina. "Chiunque, ovunque collocato, vorra’ continuare con i giochi di palazzo per puntare su un governo senza legittimazione popolare e’ destinato a fallire a farsi male da solo. Perche’, non c’e’ piu’ spazio per la vecchia politica, per le correnti, per le vecchie segreterie di partito".

Berlusconi ha quindi sottolineato: "Siamo una grande forza popolare che ha il consenso della gente. I nostri avversari se lo devono mettere in testa: la sovranita’ appartiene al popolo. E in questa legislatura e’ il nostro governo che deve fare le riforme e le fara’". Il premier ha ricordato che "per questo abbiamo il dovere di andare avanti perche’ il governo in questi due anni si e’ rimboccato le maniche, ha lavorato bene nell’interesse del paese, perche’ appunto abbiamo il consenso che ci hanno dato gli elettori in tutte le elezioni con un chiaro mandato elettorale, abbiamo un consenso elevato come registrano tutti i sondaggi, e abbiamo un programma preciso.

Per cui tra pochi giorni in Parlamento andro’ per presentare l’agenda per il paese un nuovo patto per l’Italia in cinque punti che tutti i parlamentari della maggioranza dovranno votare".


Nella sua telefonata al convegno di Cortina del Pdl del Veneto, Berlusconi ha salutato i ministri presenti: "Maurizio Sacconi, Renato Brunetta, Angelino Alfano. A voi tutti un saluto affettuosissimo voi che componente una bellissima squadra di governo, compatta: la nostra missione fin dall’inizio e’ stata quella di modernizzare la politica portando una novita’ importante, una nuova moralita’ in politica che non vuol dire non rubare ma mantenere le promesse. Con noi e’ cambiato tutto, noi abbiamo fatto quanto promesso infatti noi ci riteniamo obbligati a realizzare il programma presentato agli elettori. Per questo dobbiamo portare avanti le riforme affrontando sfide importanti con tranquillita’ visti i risultati gia’ raggiunti in questi due anni di governo. Ci siamo comportati bene come buoni padri di famiglia abbiamo governato bene, stiamo portando fuori il paese dalla crisi economica sostenendo la ripresa, non lasciando solo nessuno". E ancora Berlusconi ha ricordato che "abbiamo affrontato con efficienza e tempestivita’ tutte le emergenze vecchie e nuove". Di piu’ il premier ha quindi ricordato le riforme fatte "per ammodernare l’Italia dalla pubblica amministrazione, alla scuola e all’universita’ alla riforma della giustizia civile, all’avvio e alla realizzazione dei cantieri delle grandi opere".


"E a chi ci dice che l’Italia cresce meno dagli altri paesi europei che dipende da due fattori: noi paghiamo l’energia il 30-40% in piu’ dei nostri vicini europei con i quali siamo in competizione, come la Francia e la Germani. Ed abbiamo il grande handicap di avere ereditato un debito pubblico che i governi precedenti hanno moltiplicato per otto. Sono tutti soldi sottratti alla realizzazione di grandi opere.
Noi abbiamo lavorato bene sul fronte della sicurezza e del contrasto alla criminalita’ organizzata come mai fatto in passato. Abbiamo bloccato i clandestini nel pieno rispetto delle direttive europee. Per questo ho dato il mio sostegno al presidente Sarkozy: lo straniero che delinque e che non rispetta le regole dimostra di non volersi integrare e per questo sono stato d’accordo con la sua decisione".

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