lunedì 27 settembre 2010

L'appello di Fini al dialogo non va lasciato cadere

MATTEOLI: L'appello di Fini al dialogo non va lasciato cadere

"Fini non ha chiarito, e lo ha detto anche lui: le ombre su questa vicenda ci sono ancora".

Lo ha affermato all’Adnkronos il ministro delle Infrastrutture e trasporti Altero Matteoli, commentando il video-messaggio del presidente della Camera, rispetto al quale, comunque, privilegia la parte finale con l’appello alla ripresa del dialogo. "La conclusione del discorso di Fini non va lasciata cadere e ora bisognera’ aspettare le comunicazioni del premier Silvio Berlusconi del 29 e 30 settembre in Parlamento per vedere quale sara’ lo sbocco di tale appello del presidente della Camera e se si tradurra’ nella fedelta’ al programma e allo schieramento di centrodestra nel quale tutti siamo stati eletti" Quanto al richiamo di Fini perche’ si ponga fine al "gioco al massacro", Matteoli replica: "Guardi, francamente mi interessa di piu’ la parte sul dialogo. Comunque, la colpa non e’ di chi ha pubblicato gli articoli sui giornali ma di chi ha operato una vendita che lascia dubbi. D’altronde, siamo tutti uomini pubblici, e per alimentare le polemiche non e’ necessario che vi sia un reato".

BONDI: Ora Fini solidarizzi con Berlusconi
"Le sue risposte sono state parziali, imbarazzate ed evasive. Tuttavia per la prima volta Fini ha ammesso in qualche modo delle responsabilita’, anche sotto forma di ingenuita’".
Lo ha affermato il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi, in un’intervista alla ’Repubblica’, commentando il videomessaggio del presidente della Camera Gianfranco Fini sul caso Montecarlo. "Fini porta la responsabilita’ di avere colpito un’esperienza di governo molto positiva. C’e’ stata una sproporzione tra l’obiettivo dichiarato di esprimere un legittimo dissenso e le modalita’ e le forme attraverso cui si e’ manifestato. Il problema vero e’ che il premier e’ oggetto, da quando e’ entrato in politica, di una aggressione giudiziaria senza paragoni in Occidente. Su questo punto, anche dopo la perizia Mondadori, da Fini mi attenderei parole e atti, dal punto di vista politico ma ancor piu’ personale, di limpida solidarieta’".

QUAGLIARIELLO: Da Bocchino dilettantismo irresponsabile

"Nel corso della trasmissione Annozero di ieri sera, l’onorevole Bocchino si è lasciato andare ad affermazioni risibili sulla politica estera del nostro Paese, contrapponendo l’alleanza atlantica e il rapporto con altri Stati, addirittura mettendo in contrapposizione il multilateralismo con la politica di mediazione svolta dall’Italia.”

Lo ha affermato Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl alla Camera, che ha osservato: “Forse Bocchino ignora che in altre epoche, in piena guerra fredda e dunque in contesti ben più difficili di quelli attuali, a coniugare l’indubbia collocazione atlantica dell’Italia con il dialogo con altre aree del mondo a noi geograficamente prossime furono, tra gli altri, uomini come Gronchi, Fanfani, Craxi, Andreotti. Quel che non è accettabile è che per perseguire i propri scopi politici ci si spinga ad insinuare che altri Stati stranieri e nostri alleati possano aver preso parte a presunte operazioni di ’controspionaggio’ alle quali alcuni esponenti di Futuro e libertà sembrano essersi particolarmente appassionati. Tutto questo la dice lunga sul livello di dilettantismo, approssimazione e irresponsabilità nel quale qualcuno sta cercando di trascinare il Paese".


NAPOLI A ITALIAFUTURA: Facile parlare senza avere i voti
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L’Italia e’ un paese stracolmo di commissari tecnici di calcio e di consiglieri politici. Difficile stabilire chi faccia piu’ danno. Certo e’ che gli attacchi di Italiafutura alla Lega Nord ma estesi a tutto il ceto politico fanno sorridere".

Lo ha affermato il deputato del PdL Osvaldo Napoli, che ha osservato: "Il cenacolo di Luca Cordero di Montezemolo si segnala dalla nascita per un rifiuto aprioristico della realta’ italiana: non ci piace. Diceva cosi’ anche ai tempi di Tangentopoli: non ci piace. Mai una volta che questi signori con l’indice perennemente alzato abbiano scelto di "sporcarsi" le mani confrontandosi con gli elettori. Sfido Montezemolo a raccogliere la meta’ dei consensi della Lega e di Umberto Bossi. La verita’, piu’ triste, e’ un’altra: Italiafutura e Montezemolo hanno della democrazia la stessa visione di Eugenio Scalfari per cui il giudizio degli elettori ha un valore "relativo" dovendo affidare il governo a un cenacolo di eletti che conosce la Via della Verita’ e del Bene. C’e’ un piccolo problema: che tutto questo con la democrazia non c’entra niente".


 

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