giovedì 14 aprile 2011

BERLUSCONI: La Ue ci aiuti o e' meglio dividerci

 
 

BERLUSCONI: La Ue ci aiuti o e' meglio dividerci
 
L’effetto dissuazione psicologica dei migranti per motivi economici e il coinvolgimento dell’Unione Europea sono le due misure su cui conta l’Italia per arginare una nuova emergenza dall’Africa. Il presidente del Consiglio ha spiegato le due direttrici di intervento su cui si sta lavorando e si lavorera’ in futuro. Per i rimpatri l’Italia ha firmato l’accordo con la Tunisia stabilendo, cosi’, che tutti i migranti che non hanno lo status di profughi devono essere riportati sull’altra sponda dell’Adriatico. Tunisi ha garantito collaborazione, almeno a livello di intenti, ma ha anche chiesto aiuto per aumentare i controlli. L’Italia ha garantito l’invio di 150 auto della polizia, di 4 motovedette e imbarcazioni militari che si terranno nelle acque internazionali.
"Noi pensiamo che quando si vedranno tornare indietro i migranti spinti da motivi economici, io credo che molti ci penseranno prima di pagare 1.500 euro ed affrontare un viaggio pericoloso in mare". Per quanto riguarda i rifugiati politici, invece, Berlusconi ha rinnovato l’invito all’Unione Europea, per condividere il problema. "Queste persone noi possiamo trattenerle nei centri Cara per sei mesi. Poi, possono circolare liberamente. Non e’ un mistero che molti puntano a ricongiungersi con le famiglie del nord Europa". Alla presa di posizione della cancelliera Merkel, Berlusconi risponde: "mi rendo conto che tutti i Governi soffrono di popolarita’. Capisco che ci sia un atteggiamento verso il proprio elettorato, ma poi bisogna fare io conti con la realta’.O l’Europa e’ qualcosa di reale e concreto, altrimenti ci si divide e si seguono le proprie politiche e i propri egoismi. Silvio Berlusconi ha richiamato l’accordo siglato da tutti i capi di Stato sul soccorso da dare ai Paesi mediterranei.


 

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