martedì 26 aprile 2011

CICCHITTO: La Resistenza fu un crogiolo di contraddizioni

CICCHITTO: La Resistenza fu un crogiolo di contraddizioni


"Il presidente Napolitano ha espresso in modo equilibrato il senso della celebrazione del 25 aprile e ha anche recepito l’esigenza di profonde riforme costituzionali che, dopo tanti anni, si misurino con di nuovo problema della societa’ italiana. Ricordando il 25 aprile non si puo’fare a meno di fare i conti con alcuni nodi storici ineludibili.

Il 25 aprile segno’ la sconfitta definitiva del nazismo e di quella Repubblica di Salo’ che, al netto del sacrificio di molti giovani in buona fede, fu segnata in modo del tutto negativo dalla sua subalternita’ alla Germania nazista con conseguente razzismo antisemita. In questo quadro non si puo’ neanche dimenticare che la Resistenza, nella sua fondamentale positivita’, fu a sua volta il crogiolo di molti elementi contraddittori perche’ essa fu percorsa anche dalla dialettica fra chi puntava sulla costruzione di un nuovo Stato democratico e chi invece perseguiva una ben diversa opzione di tipo rivoluzionario che fortunatamente fu superata dallo stesso quadro internazionale e poi dalla dialettica politica italiana. In questo quadro oggi la contestazione fatta al ministro La Russa - conclude l’esponente del Pdl - e’ il segno di un settarismo duro a morire cosi come del tutto inaccettabili sono le iniziative a firma di Forza Nuova avvenute a Milano". Lo ha affermato il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, commentando il discorso del presidente della Repubblica.



MORATTI: Il 25 aprile apra una nuova stagione di riconciliazione


In Italia c’e’ bisogno di aprire una nuova stagione di "memoria e riconciliazione".

E’ l’appello del sindaco di Milano, Letizia Moratti, che ha parlato in occasione delle cerimonie di deposizione delle corone per onorare i caduti della Resistenza. "Abbiamo bisogno di aprire una stagione nuova, fatta di memoria e di riconciliazione - ha detto ai giornalisti - per ricordare le tappe importanti della nostra storia e tra queste quella importantissima del 25 aprile, data della liberazione del nostro paese". "Memoria e riconciliazione sono ancora piu’ importanti in questi 150 anni dell’unita’ d’Italia, perche’ ci aiutano a guardare avanti con il senso del nostro passato, ma anche con la consapevolezza che la storia futura si costruisce con rispetto e attenzione all’altro". "La memoria vera non deve negare la storia e gli errori ma deve superare le fratture e le divisioni". Il sindaco ha deposto corone davanti alla lapide a Palazzo Marino e nella Loggia dei Mercanti, e al Sacrario dei caduti in Piazza Sant’Ambrogio; in seguito si rechera’ ad Angera, sulla tomba di Antonio Greppi, primo sindaco di Milano dopo la Liberazione. Nel pomeriggio sara’ alla manifestazione del 25 aprile, non in corteo ma sul palco, dove come gli altri politici non prendera’ la parola.

GASPARRI: Napolitano redarguisca gli stolti che hanno fischiato il Governo

"Sono certo che il Presidente Napolitano vorra’ redarguire i pochissimi stolti in verita’ che hanno espresso dissenso per le presenza dei Ministri del Governo Berlusconi il 25 aprile". Lo ha affermato il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.


"Se non si partecipa ad alcune cerimonie scattano le critiche. Se si partecipa, qualcuno non e’ d’accordo. C’e’ una sinistra faziosa che si ispira piu’ alle violente minacce degli Asor Rosa che all’equilibrio di Napolitano. Sarebbe invece opportuno vivere queste ricorrenze con spirito di pacificazione nazionale guardando tutti insieme alle tragedie del passato, ricordando tutti i caduti della guerra civile e considerando un grande patrimonio comune la riconquista della democrazia. Non sara’ qualche nostalgico di Togliatti o della ’volante rossa’ a prevalere, ma l’amore per la liberta’ di tutti gli italiani. Ma i faziosi di sempre vanno condannati con chiarezza".

Nessun commento:

Posta un commento