lunedì 4 aprile 2011

Presto un summit con la Francia sull'immigrazione

BERLUSCONI: Presto un summit con la Francia sull'immigrazione


"Ci sono problemi con il resto dei Paesi d’Europa dove molti migranti vogliono alla fine recarsi. Abbiamo la possibilita’ di esaminare e risolvere questo in modo positivo nel summit italo-francese, che servira’ a cercare soluzioni in questa direzione visto che molti migranti hanno manifestato il desiderio di passare in un paese di lingua francese per ricongiungersi a parenti e amici. E’ un problema che deriva da questo tsunami umano che si e’ verificato e si verifichera’ ancora".

Lo ha affermato il presidente Berlusconi in conferenza stampa con il premier tunisino Essebsi: "Ci sono problemi con il resto dei Paesi d’Europa dove molti migranti vogliono alla fine recarsi. Abbiamo la possibilita’ di esaminare e risolvere questo in modo positivo nel summit italo-francese, che servira’ a cercare soluzioni in questa direzione visto che molti migranti hanno manifestato il desiderio di passare in un paese di lingua francese per ricongiungersi a parenti e amici. E’ un problema che deriva da questo tsunami umano che si e’ verificato e si verifichera’ ancora".

Silvio Berlusconi ha confermato la sua ferma volonta’ di coinvolgere l’Europa. "Un’altro problema e’ la questione europea e ci sara’ presto un summit italo-francese con il presidente Sarkozy e i ministri degli Interni, Esteri e Economia dei due paesi".

Uno degli aspetti dei quali dovra’ occuparsi la commissione di tecnici del Viminale che restera’ al lavoro con il Ministero degli Interni tunisino fino a domani per riferire poi al ministro Maroni, e’ il pattugliamento delle coste. "Gia’ sin d’ora - ha sottolineato Berlusconi - c’e’ la grande assoluta volonta’ di trovare una soluzione nella direzione del controllo delle coste. Daremo aiuto in termini di mezzi di terra e di mare perche’ il controllo sia capillare ed efficiente"



BERTOLINI: O rimpatriamo gli immigrati o li mandiamo in Europa


"O li rimpatriamo o li mandiamo in Europa. L’Italia oggi e’ tra l’incudine dell’invasione e il martello dell’indifferenza europea. Una cosa e’ certa non puo’ essere solo il nostro Paese a subire gli effetti degli sconvolgimenti in atto nel nord Africa".

Lo ha affermato la vicepresidente dei deputati del Pdl, Isabella Bertolini. "Quindi bisogna operare con soluzioni semplici e di buon senso. La prima e’ quella del rimpatrio, che si poggia sul concetto stesso di clandestinita’ e che ha un forte potere deterrente. La seconda e’ quella di inviarli ai nostri partner europei, che fino ad oggi hanno alzato le spalle, facendo finta che quello che succede e’ solo un problema italiano. Appena i clandestini bivaccheranno sotto gli uffici della Commissione europea diventeranno un problema europeo".


CICCHITTO: Distinguere i rifugiati dai clandestini


"Sul problema dell’immigrazione il governo si sta muovendo con grande senso di responsabilita’ e di equita’. In una situazione molto difficile che certamente non e’ stata creata da esso.

Per un verso si sta svuotando Lampedusa,per altro verso e’indispensabile una distribuzione equilibrata degli immigrati fra Nord Centro e Sud. E’ anche indispensabile pero’trovare il modo di mantenere ferma la distinzione fra rifugiati e immigrati clandestini. Una possibile via d’uscita da questo punto di vista puo’ essere quella di utilizzare la definizione di Rifugiato temporaneo innestadola sul trattato di Schenghen. Ad oggi infatti dall’Europa non abbiamo avuto alcun sostegno consistente,mentre e’evidente che finora larga parte dell’opposizione segue la linea del tanto peggio,tanto meglio. In questo quadro costituisce un ulteriore sforzo per affrontare la situazione il viaggio del presidente Berlusconi domani in Tunisia". Lo ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.


PDL PUGLIA: Fidarsi del governo per l'emergenza clandestini

"Il ministro dell’Interno Maroni, nella conferenza stampa tenuta questa mattina insieme con il Presidente del Consiglio Berlusconi e il ministro Fitto, ha confermato tutti gli impegni assunti ieri con la nostra delegazione in merito alla gestione del campo di Manduria e al Patto per la Sicurezza da sottoscrivere nei prossimi giorni con i Comuni limitrofi del Tarantino e del Brindisino".


Lo hanno affermato in una nota il coordinatore e il vice coordinatore del Pdl della Puglia, Francesco Amoruso e Antonio Distaso, insieme con i parlamentari salentini: "Pur comprendendo le difficolta’ di un momento in cui la Puglia, come Lampedusa, ha dovuto farsi carico della quasi totalita’ dell’emergenza immigrazione, e’ chiaro che ormai e’ solo questione di poco. Il ministro Maroni ha ribadito questa mattina che, pur avendo il campo di Manduria una capacita’ potenziale di 4mila posti, non ci saranno mai piu’ di 2900 persone e solo per il tempo strettamente necessario allo smistamento in altre Regioni e che stanno arrivando a Manduria altri 150 uomini delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza non solo nella tendopoli ma anche nei Comuni e nei campi limitrofi. Il ministro ha anche confermato che nei prossimi giorni verra’ a Taranto a firmare con le Province di Taranto e Brindisi il Patto per la Sicurezza in cui il Governo si impegna a dotare di sistemi di videosorveglianza i Comuni di Manduria, Oria, Avetrana, Sava, Maruggio, Torricella, Francavilla Fontana; e’ stato poi ribadito in conferenza stampa che sono gia’ in allestimento anche i campi in Toscana e a Torino oltre che nelle altre Regioni e che il Presidente del Consiglio sara’ lunedi’ in Tunisia per chiedere il rispetto degli accordi sui rimpatri. Martedi’ tornera’ a riunirsi la cabina di regia tra Governo, Regioni, Province e Comuni. Chiediamo quindi ai cittadini di Manduria, a quelli dei territori limitrofi e agli esponenti delle Istituzioni locali ad ogni livello di avere ancora un po’ di pazienza, di fidarsi del Presidente del Consiglio e del nostro Governo che stanno lavorando giorno e notte e di continuare ad affrontare questa enorme emergenza umanitaria con il consueto senso di accoglienza e con il gran cuore di cui tutti noi andiamo fieri e che la Puglia ha gia’ mostrato in passato in situazioni analoghe".


SACCONI: Sui profughi non ci sono voci diverse nel governo

"Sul problema dei profughi dalla Libia non ci sono voci diverse, all’interno del Governo, tra Pdl e Lega Nord."

Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, a margine di un convegno della Uil a Marghera. "Il Governo ha una posizione sola che e’ espressa dai ministri competenti che sono ministri del PDL e della LEGA. Io collaboro con loro per la responsabilita’ dell’integrazione degli immigrati e collaboro bene con il ministro Maroni che ha la responsabilita’ di applicare le leggi e governare quindi i flussi migratori secondo queste stesse leggi. Io penso che poi ci sono nel territorio coloro che per cercare il consenso a buon mercato sottolineano la comprensibile ansieta’ che ci puo’ essere nelle nostre popolazioni. E’ una preoccupazione a cui si devono dare risposte concrete ma non eccitandola e ampliandola".

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