lunedì 2 novembre 2009

ALFANO: LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA ANCHE DA SOLI

ALFANO: Faremo la riforma della giustizia anche da soli

"Non so se c’e’ la possibilita’ di trovare un’intesa con l’opposizione ma sulla riforma della giustizia: noi non la rifiutiamo ma anzi la ricerchiamo, tuttavia in caso contrario il governo non restera’ fermo ma andra’ avanti anche da solo."
Lo ha affermato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, intervistato a Mattino 5 da Maurizio Belpietro. "Abbiamo anche un dovere etico che nasce dalla nuova fase democratica che consegna al governo uomini votati direttamente dal popolo: cioe’ l’obbligo di fare quello che abbiamo promesso in campagna elettorale. Quindi di fronte al bivio tra la paralisi perche’ l’opposizione non vuole la riforma e quanto proposto agli elettori noi sceglieremo non di restare fermi ma di procedere alle riforme. Altrimenti, a chi ci chiedera’, alla fine della legislatura, ’avete fatto la riforma della giustizia?’, noi non possiamo dire ’non l’abbiamo fatta ma abbiamo dialogato benissimo"’.

CAPEZZONE: L'opposizione non ha potere di veto
"Il ministro Alfano ha perfettamente ragione. Vale per la giustizia cosi’ come per le necessarie riforme istituzionali: se l’opposizione e’ in grado di dare un contributo, bene; ma altrimenti, se restera’ incatenata al carro di Di Pietro o se tentera’ di frenare e impantanare tutto, noi andremo avanti comunque.
Il Paese non puo’ aspettare, e l’opposizione non puo’ certo pensare di detenere una sorta di potere di veto". Cosi’ si e’ espresso il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone.

CICCHITTO: Dall'Espresso una indegna operazione contro Alfano
"L’operazione dell"Espresso’ contro il ministro della Giustizia Angelino Alfano e’ perversa proprio perche’ nell’articolo non c’e’ assolutamente nulla su cui poter costruire un attacco politico o moralistico".
Lo ha affermato Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, a proposito del servizio di copertina del settimanale in edicola.
"Il problema e’ nella pubblicazione di una fotografia come copertina accompagnata da un titolo che sottintende chissa’ che cosa. Poi, quando si legge l’articolo si vede che esso e’ fondato assolutamente sul nulla, ma quello che conta e’ il tentativo di diffamare l’avversario. Un’operazione indegna".

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