mercoledì 25 novembre 2009

Alfano risponde con le cifre all'ANM

ALFANO: Spataro e l'Anm non riescono a contraddirmi: orgoglioso di essere animato da logiche aziendali
"Io ho parlato dell’1% dei procedimenti. Sia Spataro che l’Anm continuano ad attaccare quel dato, senza fornire un’alternativa. Questo dimostra che non hanno numeri alternativi da offrire e che cioe’ non riescono a contraddirmi nel merito".
Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a proposito del numero dei procedimenti che verrebbero prescritti nel caso in cui il processo breve diventasse legge. "Alcuni giornali hanno parlato di 600mila procedimenti che andrebbero prescritti, altri di 100mila. Mi rendo conto che alcuni magistrati non prendano come fonte l’Unita’ e la Repubblica perche’ si rendono conto che sono fallaci".
Rispondendo alle accuse di Spataro sulle ’logiche aziendali’ Alfano ha replicato:

"Questa e’ l’unica cosa che condivido. Quando Spataro accusa il governo di essere animato e assistito anche da logiche aziendali - ha continuato - io lo rivendico con orgoglio. Il senso negativo, quasi di disprezzo, con cui e’ stata usata la parola ’aziendale’, rende ragione di come alcuni vivano l’efficienza del sistema della giustizia.

Evidentemente nessuno di quelli che ci attaccano con un’ostilita’ preconcetta si rende conto che se oggi al giustizia italiana fosse valutata secondo canoni aziendali, sarebbe sull’orlo del fallimento"

Il nostro ministro della Giustizia ha inoltre replicato alle parole espresse dall’ex presidente della Repubblica Ciampi, che dalle colonne de La Repubblica ha parlato di una norma ad personam sollecitando Giorgio Napolitano a non promulgarla.

"La proposta di legge Gasparri-Quagliarello-Ricolo mette al centro il cittadino. Iinvece - ha sottolineato Alfano - la norma sul processo breve consente di avere risposte certe alla domanda di giustizia, cioe’ di arrivare in tempo certo a una sentenza definitiva. Questo e’ l’obiettivo e credo che sia un obiettivo condivisibile".
Alfano ha poi citato un sondaggio che mette in luce l’alto tasso di sfiducia dei cittadini italiani nei confronti della giustizia "credo che questa sfiducia, sia dovuta anche al fatto che alcuni magitrati non seguono le indicazioni che tanti presidenti della Repubblica hanno dato nel tempo, e cioe’ che oltre ad essere imparziari bisogna apparirlo. E’ indispensabile essere imparziale ma anche apparire imparziale perche’ il cittadino deve avere la certezza di avere davati a se un magistrato che non abbia nessun pregiudizio ideologico, politico e culturale nei confronti di nessun cittadino italiano".

CASSINELLI: L'Anm è un partito estremista e mente agli italiani

Il deputato del Pdl, membro della Commissione giustizia della Camera, é intervenuto sui dati diffusi dall’Associazione nazionale magistrati secondo cui il 50% dei procedimenti verrebbe prescritto dall’entrata in vigore del ddl sul processo breve: “Sono dati palesemente inventati, sarebbe bene che l’Anm smettesse di attaccare pretestuosamente il Governo diffondendo informazioni fasulle che disorientano i cittadini. L’Associazione nazionale magistrati si comporta ormai come un partito politico estremista”.
Così si è espresso il deputato del Pdl Roberto Cassinelli, membro della Commissione giustizia di Montecitorio e della Consulta nazionale sulla giustizia del Pdl, commenta le esternazioni dell’Anm in merito al disegno di legge sul processo breve. “E’ chiara a tutti la strategia di questa magistratura: c’è una palese volontà di delegittimare il Governo agli occhi degli elettori che l’hanno votato. Si tratta di un disegno sovversivo, indegno soprattutto perché proviene da persone che fanno parte di un importante organo dello Stato. I numeri diffusi dall’Anm sono fasulli ed hanno l’obiettivo di ingannare gli italiani: la maggioranza non avrà problemi a sbugiardarli e a far capire ai cittadini da quale parte sta la verità. In ogni caso sarebbe bene che i magistrati tornassero a fare quello che afferma la Costituzione, cioè applicare le leggi. Chi ha velleità di altro tipo, pur legittime, è bene che abbandoni la toga e si dedichi ad altre attività”.

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