martedì 3 novembre 2009

LA CORTE U.E. RINNEGA LE RADICI CRISTIANE

CARLUCCI: La sentenza della Corte di Strasburgo contro il crocefisso nelle scuole calpesta la nostra identità
"Trovo assurda e gravissima la sentenza della Corte di Strasburgo contro la presenza del crocefisso nelle scuole italiane. Gia’ il Tar ed il Consiglio di Stato si erano pronunciati sulla vicenda rigettando le richieste della cittadina finlandese e dichiarando che: ’il crocifisso e’ il simbolo della storia e della cultura italiana, e di conseguenza dell’identita’ del Paese, ed e’ il simbolo dei principi di eguaglianza, liberta’ e tolleranza e del secolarismo dello Stato’".
Lo ha affermato il deputato del Pdl Gabriella Carlucci, che ha osservato: "Un pronunciamento ineccepibile, che viene completamente sovvertito dalla Corte europea. Ancora una volta un organismo europeo, entra a gamba tesa nelle questioni interne del nostro Paese, calpestando valori e principi su cui si fondano la nostra societa’, la nostra cultura, la nostra identita’. Lo Stato italiano deve opporsi in giudizio a questo pericolosissimo precedente".

MANTOVANO: Ribelliamoci a questa Europa stupida
"La Corte europea dei diritti dell’uomo contribuisce a dare ragione al senso di lontananza e di distacco con cui larga parte degli europei percepisce le istituzioni dell’Unione.
Se un crocifisso in un’aula di scuola e’ causa di turbamento e di discriminazione, ancora di piu’ il Duomo che ’incombe’ su Milano o la Santa Casa di Loreto, che tutti vedono dall’autostrada Bologna-Taranto: la Corte europea dei diritti dell’uomo disporra’ l’abbattimento di entrambi? A un’Europa cosi’ e’ civile ribellarsi: perche’, prima ancora che ingiusta, e’ profondamente stupida". Lo ha affermato Alfredo Mantovano, sottosegretario al ministero dell’Interno, commentando la decisione della Corte di Strasburgo di vietare l’esposizione del crocefisso nelle aule delle scuole.

BONDI: Di questo passo avremo il fallimento politico dell'Unione
"Queste decisioni ci allontanano da quella idea dell’Europa che De Gasperi, Adenauer e Schuman hanno posto a fondamento del progetto unitario del nostro continente, di questo passo il fallimento politico e’ inevitabile".
Lo ha affermato il coordinatore nazionale del Pdl Sandro Bondi, in riferimento alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo relativa alla presenza del crocefisso nelle aule scolastiche.

SALTAMARTINI: La sentenza di Strasburgo è in contrasto con il Consiglio di Stato
"Una sentenza che stravolge il concetto di laicita’ e si pone in contrasto con quanto affermato sul tema dal Consiglio di Stato".
Cosi’ si é espresso il deputato Barbara Saltamartini, responsabile delle Pari opportunita’ del PdL, commentando la sentenza della Corte Europea dei diritti umani sul crocefisso in classe. "Nel 2006 il Consiglio di Stato evidenzio’ con grande lucidita’ la valenza non discriminatoria, sotto il profilo religioso, dell’esposizione del crocifisso in classe, in quanto rappresentativo di una funzione simbolica altamente educativa connessa a valori civilmente rilevanti. Quei valori che affondano nelle nostre radici e costituiscono il fondamento del nostro vivere e della nostra identita’. Attendiamo le motivazioni della sentenza ma non e’ certo eliminando le tradizioni e la storia delle nazioni che si percorre la strada della costruzione di una comune identita’ europea".

BONIVER: La decisione di Strasburgo sul crocefisso è incomprensibile
"E’ assolutamente incomprensibile la decisione adottata dalla Corte europea che vieta i crocifissi nelle aule scolastiche".
Lo ha affermato Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del comitato Schengen. "Cosi’ come noi non ci sentiamo offesi alla vista di tante moschee che sono costruite in Europa, cosi’ credo nessun musulmano potrebbe offendersi alla vista di questo importante simbolo religioso della cristianita’. Mi sembra che vada tutto contro l’interesse del continente europeo che cosi’ rinnega le sue radici religiose e culturali. Infine, il dialogo dopo questa sentenza diventa ancora piu’ difficile, oramai siamo al capovolgimento del buon senso della realta"’.

LUPI: Togliere il crocifisso è ignoranza culturale
"Senza identita’, senza coscienza delle proprie radici, non possono esserci ne’ liberta’ ne’ democrazia".
Lo ha affermato Maurizio Lupi, vice presidente della Camera e deputato del Pdl, sulla sentenza europea che nega la presenza del crocifisso nelle scuole italiane. "Togliere il segno della tradizione cristiana dalle scuole italiane e’ un atto di ignoranza culturale e di ostilita’ nei confronti della storia del nostro Paese e della stessa Europa. E’ il contrario della laicita’ -prosegue Lupi- che e’ la capacita’ di guardare a se stessi e agli altri senza pregiudizi". "Invece questa sentenza e’ l’affermazione di un pregiudizio, quello che nega l’originalita’ della nostra nazione e del nostro continente. Che facciamo? Per salvare un’idea astratta di neutralita’ dovremmo abbattere le cattedrali dalle citta’ o eliminare dai musei le crocifissioni di Duccio di Boninsegna o le Madonne di Caravaggio?".

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