mercoledì 18 novembre 2009

Il PdL non è una caserma e neanche un bordello

VERDINI: Il Pdl non deve essere una caserma ma neanche un bordello
"Il PDL non deve essere una caserma ma neanche un bordello, dove ogni giorno c’è chi apre bocca e gli dà fiato, usando in modo equivocabile il pluralis majestatis e formando un insopportabile cicaleccio che non tiene conto che esistono un partito, un coordinamento nazionale, i vari organismi, compresi i probiviri.

Ricordo in particolare all’on. Granata, che pontifica su tutto, che esiste una sola linea di partito, che deve essere democraticamente decisa negli organismi, dalla quale si può dissentire ma alla quale né lui né nessun altro si può certo sostituire". Lo ha affermato il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini

VERDINI: Non stanchiamo gli elettori con le schermaglie interne
"Elezioni anticipate? Non le vedo. Semmai c’e’ il rischio che le schermaglie interne stanchino gli elettori".
Lo ha affermato il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, in una intervista al quotidiano "Il Tempo". Per Verdini, le fibrillazioni della maggioranza non provengono tanto dal presidente della Camera: "Semmai le tensioni vengono da certe affermazioni di chi si definisce finiano e fa proposte che non rientrano nel programma di governo e suscita quindi imbarazzo nell’elettorato. La proposta dell’ora di insegnamento islamico nelle scuole ha provocato il dissenso nel Pdl.
E’ un tema non condiviso da coloro che votano Pdl e non rientra nel programma elettorale del partito. Un’altra questione che crea tensioni e’ il voto agli immigrati alle amministrative in tempi brevi. E’ quasi una provocazione. Sono fughe in avanti che creano sconcerto nel popolo del Pdl. Dentro il Pdl stanno emergendo posizioni diverse ma un fatto e’ indiscutibile: il simbolo del Pdl ha superato tutte le prove elettorali dal momento in cui e’ nato. L’elettorato ha premiato in maniera massiccia la semplificazione della politica e la costituzione di un grande partito. Quando il presidente della Camera afferma che le riforme vanno fatte in modo condiviso, dice una cosa logica. Non vedo uno spirito polemico, e’ una affermazione molto corretta. Il Paese ha bisogno di modernizzazione e l’opposizione deve partecipare al cambiamento".


PdL

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