mercoledì 27 ottobre 2010

ALFANO: La riforma della giustizia garantira' l'autonomia dei magistrati

"La riforma della giustizia salvaguardera’ l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, sia essa giudicante o inquirente. Il testo del governo non prevedera’ alcuna sfumatura di sottoposizione del pm all’esecutivo e crediamo che tutto cio’, essendo scritto in italiano, sara’ del tutto comprensibile alla presentazione della riforma. Nessuno sta coltivando ritorsioni".


Lo ha affermato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, che al termine di un incontro con una delegazione dell’Udc ha sottolineato:

"L’unico obiettivo e’ quello di guardare ai cittadini che, quando affrontano un processo, devono sapere di contare esattamente quanto il Pm. Sopra di loro ci deve essere un giudice, terzo e imparziale, equidistante sia dal cittadino che dal Pm. Non ci deve essere un pm sovrapposto rispetto al cittadino. Il governo non sottomettera’ il pm all’esecutivo ma non consentiremo che il pm sottometta il cittadino".

CICCHITTO: Il Lodo Alfano non e' impunita'

"Il tipo di testo che si sta mettendo a punto sul lodo Alfano e’ simile a quello precedente, ed e’ un testo che deve rappresentare uno scudo per le massime autorita’ delo Stato. In modo tale da evitare che l’uso politico della giustizia, che e’ in atto da molto tempo, possa complicare ulteriormente la vita politica del nostro paese".

Lo ha affermato Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, che ha osservato: "E’ evidente anche che si tratta di una soluzione a termine, nel senso cioe’ che una volta che la persona interessata non riveste piu’ quelle cariche, il procedimento giudiziario continua. Quindi diversamente da quanto dicono alcuni, non si tratta di un provvedimento di impunita’ ma soltanto di un legittimo intervento per evitare che la vita politica italiana sia continuamente messa in questione da interventi giudiziari che mirano agli obiettivi politici e non all’obiettivo di una legittima gestione della giustizia".


ALFANO: Il governo sta realizzando il programma con coerenza

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha risposto al costituzionalista Michele Ainis con una lettera al ’Sole24ore’, nella quale rivendica l’operato del Governo Berlusconi in materia di giustizia. Ainis contestava all’esecutivo di occuparsi solo dei problemi giudiziari del premier trascurando, per questo, una riforma della giustizia.

"Mi stupisce - scrive Alfano - che si attribuisca all’intero governo addirittura una furia iconoclasta, per una riforma costituzionale ancora da definire e in cantiere da oltre un decennio (dalla bicamerale D’Alema) mentre, con assoluta indifferenza rispetto ai dati che risaltano nelle Gazzette Ufficiali degli ultimi 30 mesi, si muovono accuse d’immobilismo e di scarso interesse sia nel settore penale che in quello civile". Dopo aver sottolineato alcuni successi del Governo, dalla riforma del processo civile al varo dell’informatizzazione della giustizia, il Guardasigilli scrive: "Completato il programma di Governo? Non ancora. Ma la strada è tracciata e il disegno è coerente".

QUAGLIARIELLO: Fini si contadddice sul Lodo Alfano

"Sul fatto che il Lodo Alfano deve tutelare la funzione, non la persona, siamo d’accordo con il presidente Fini, ma c’e’ una contraddizione: ci si spieghi perche’ la protezione possa durare per alcuni anni per poi lasciar scoperta la funzione per altri anni.
Comunque, siamo pronti a discutere". Lo ha affermato il vice presidente vicario dei senatori Pdl, Gaetano Quagliariello, poco prima dell’inizio della riunione del gruppo di palazzo Madama sul Lodo Alfano.

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