mercoledì 27 ottobre 2010

BUONGOVERNO: Buona notizia, fiducia dei consumatori

Aumenta la fiducia dei consumatori. La fotografa un’indagine dell’Isae realizzata tra il primo e il 18 di ottobre. L’indice elaborato dall’Istituto di ricerca statistica del ministero dell’Economia sale da 107,2 a 107,7 e mantenendosi in prossimità dei livelli raggiunti lo scorso aprile. A ottobre migliora l’indice relativo alla situazione economica generale (da 80,6 a 81,4) e si consolidano le aspettative a breve termine (da 97,9 a 98,1 il relativo indicatore).


Riguardo ai prezzi, si stabilizzano i giudizi circa la dinamica degli ultimi dodici mesi ed emerge una modesta accelerazione dell’inflazione nel breve periodo: anche questo, fenomeno è legato all’andamento della crescita. Ancora cauto l’atteggiamento dei consumatori nei confronti dei prodotti durevoli: secondo le consuete domande trimestrali relative ad acquisti particolarmente significativi, calano ancora infatti le intenzioni di spesa per l’auto e l’abitazione e si stabilizzano quelle sulla manutenzione.

Il miglioramento della fiducia si consolida nel Nord del Paese, mentre nel Centro e soprattutto nel Sud si registra una nuova flessione. Mentre resta alta, seppure con una flessione legata ad una maggiore propensione al consumo, il risparmio delle famiglie.

Tra le domande relative alla situazione generale del paese, i giudizi si attestano a -94 e le attese a -38, mentre le previsioni di incremento della disoccupazione si posizionano a 77 come in settembre. I consumatori intervistati in ottobre esprimono opinioni stabili riguardo alla dinamica inflazionistica, sia per quanto concerne i giudizi negli ultimi dodici mesi (18 il saldo come in settembre), sia per le attese a breve termine (-17 il saldo, sostanzialmente stabile rispetto al -18 di settembre). La crescita della fiducia dei consumatori registrata a livello nazionale non e’ diffusa in maniera omogenea nel territorio nazionale: aumenta nel Nord del paese ma registra flessioni nel Centro- Sud. Anche i contributi alla crescita dei diversi sottoindici non sono uniformi. Il clima economico migliora nelle aree con maggiore propensione alle esportazioni. Segno inequivocabile di come l’azione del governo a sostegno delle imprese abbia attecchito dove il tessuto produttivo è maggiormente strutturato.

Nessun commento:

Posta un commento