mercoledì 27 ottobre 2010

BUONGOVERNO: Contro la crriminalità lotta dura vincente

BUONGOVERNO: Contro la crriminalità lotta dura vincente



















Dopo undici anni di latitanza, è stato catturato a Favara (Agrigento) Gerlandino Messina, nuovo capo di Cosa Nostra di Agrigento e vice del superboss Matteo Messina Denaro.
Il Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, ha chiamato il Ministro dell’Interno, on. Roberto Maroni, e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, gen. Leonardo Gallitelli, e si è congratulato con loro per la cattura del boss Gerlandino Messina che figurava tra i 30 più pericolosi latitanti, 28 dei quali risultano così assicurati alla giustizia.

Il Presidente Berlusconi ha sottolineato al Ministro Maroni come questa operazione confermi il successo senza precedenti del Governo nella sua battaglia contro la criminalità organizzata.

Anche il presidente del Senato, Renato Schifani, ha espresso "le più sincere e sentite congratulazioni: "l’operazione si inquadra nel grande sforzo che lo Stato sta facendo per sconfiggere la criminalità organizzata e rappresenta un successo fondamentale che ne riafferma la supremazia nei confronti delle mafie e del crimine".

Messina era ricercato dal 1999 con un mandato di cattura internazionale. Deve scontare l’ergastolo per associazione di tipo mafioso e vari omicidi. Era diventato il numero uno di Cosa nostra ad Agrigento dopo l’arresto di Giuseppe Falsone, avvenuto a giugno. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha detto che "la cattura di Messina è un colpo mortale per la mafia agrigentina"; ha quindi aggiunto che "il cerchio attorno a Matteo Messina Denaro si fa sempre più stretto".

In attesa dell’aggiornamento dei dati sul sito del ministero dell’Interno, quelli disponibili a fine agosto dimostrano lo straordinario sforzo di questo Governo nella lotta contro la criminalità organizzata. Il numero degli arresti è aumentato del 45% rispetto al periodo precedente e quello dei latitanti del 52%. Evidentemente si tratta di risultati che sono resi possibili dalla convergenza dell’azione della Magistratura e delle Forze di Polizia, ma è chiaro che, dietro tutto questo, sta la volontà politica del Governo che ha deciso non solo di non abbassare la guardia, ma di sollecitare l’azione di contrasto alla criminalità organizzata per liberare il territorio dalla presenza dei criminali e renderlo quindi meglio utilizzabile per le forze sane della produzione e della convivenza civile. Uno dei punti fondamentali del programma di governo viene quindi realizzato quotidianamente là dove non viene rallentato da tutte quelle forze che restano attaccate al principio del "tanto peggio, tanto meglio".

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