martedì 19 ottobre 2010

BUONGOVERNO: Nel trasporto aereo saremo leader in Europa e nel Mediterraneo

Mentre il solito teatrino della politica continua a privilegiare le chiacchiere, il governo del fare macina risultati. L’ultimo in ordine di tempo riguarda l’avanzamento del piano di rilancio degli aeroporti nazionali, con l’obiettivo di riportare l’Italia in una posizione leader in Europa e nel Mediterraneo. Un anno fa, a Villa Madama, il premier Berlusconi aveva presenziato a un evento insolito: dopo decenni di polemiche e divisioni improduttive, gli Aeroporti di Milano e di Roma avevano deciso di allearsi e di lanciare insieme un masterplan, denominato "Aeroporto Italia", con l’obiettivo di rinnovare da cima a fondo i due maggiori aeroporti nazionali, con un piano di investimenti di 5 miliardi entro il 2020 e di 14 miliardi entro il 2040.

Il primo passo di quell’alleanza strategica è stato perfezionato settimana scorsa, con l’aggiudicazione alla società inglese Scott Wilson del masterplan 2040 dell’Aeroporto di Fiumicino. E giustamente il premier Berlusconi lo sottolinea con una dichiarazione in cui ricorda che, per dare corso agli investimenti programmati, sarà opportuno riequilibrare le tariffe aeroportuali, che oggi in Italia sono del 42 per cento al di sotto di quelle europee.

Ecco di seguito la dichiarazione di Silvio Berlusconi.

"L’aggiudicazione del masterplan strategico di "Aeroporto Italia" alla società inglese Scott Wilson conferma gli impegni che il Governo ha assunto un anno fa a Villa Madama con il piano di sviluppo unitario degli aeroporti di Roma e di Milano. Operando insieme e di intesa con il Governo, Sea Aeroporti di Milano e ADR Aeroporti di Roma sono impegnate ad effettuare 5 miliardi di investimenti entro il 2020, in tempo utile per l’Expo 2015 di Milano, e 14 miliardi entro il 2040. L’obiettivo è di raggiungere 60 milioni di passeggeri nel 2020 e oltre cento milioni nel 2024, con un ritorno occupazionale di 2500 unità per ogni milione di passeggeri in più e un incremento del Pil pari al 4%. A fronte dell’attuale divario tariffario del 42% a sfavore dell’Italia rispetto all’Europa, il Governo riconosce il problema di semplificare ed equiparare le tariffe italiane a quelle europee, per consentire gli investimenti previsti con la sottoscrizione dei nuovi contratti di programma a partire dal 2011. L’obiettivo comune – del Governo e degli Aeroporti di Milano e di Roma –di riportare l’Italia tra i leader del settore sia in Europa che nel Mediterraneo, è dunque pienamente confermato".

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