lunedì 29 novembre 2010

MANTOVANO: Bersani non puo' rappresentare la Nazione infangandone il buon nome

MANTOVANO: Bersani non puo' rappresentare la Nazione infangandone il buon nome


"Bersani non puo’ rappresentare la Nazione infangandone il buon nome".

Cosi’ si e’ espresso il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, commentando le critiche del segretario del Pd al premier Berlusconi in relazione alle rivelazioni di Wikileaks. "Quando sono in gioco gli interessi e il profilo internazionali della propria nazione dovrebbero essere messe da parte le polemiche e le strumentalizzazioni; per esempio, nella passata legislatura, il Centrodestra al Senato avrebbe potuto in piu’ circostanze mandare in minoranza il governo Prodi votando contro il finanziamento di una sola delle missioni internazionali, allorche’ veniva meno il consenso di Rifondazione: quel governo sarebbe caduto ancora prima, ma ne sarebbe stata lesa l’immagine dell’Italia. Non funziona cosi’ a parti invertite; ho letto le dichiarazioni dell’on. Bersani a proposito di WikiLeaks e mi chiedo: come puo’ il leader del Pd candidarsi a premier se, pur di parlare male di Berlusconi, fa suoi gli scherni e i giudizi soggettivi e infelici di qualche dipendente di second’ordine dell’Ambasciata Usa? Come pretende di rappresentare la Nazione se e’ pronto a infangarne il buon nome, facendo eco a questi dispacci? Come pensa di tutelare l’Italia fuori dai confini se ha scelto una campagna elettorale che passa dai tetti ai cestini dei file non svuotati?".


GASPARRI: Grave debolezza dei sistemi di sicurezza Usa

"La vicenda di Wikileaks dimostra una grave debolezza dei sistemi di sicurezza della principale potenza dell’Occidente".

Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che ha osservato:

"Crolla il ’mito’ della impenetrabilita’ dei servizi americani e la cosa e’ tanto piu’ preoccupante perche’ mette in discussione la funzione di mediazione internazionale della diplomazia degli Stati Uniti. Per quanto riguarda il presidente Berlusconi mi sembra che il miglior commento sia stata la sua risata. Luoghi comuni, frasi fatte riprese da alcuni organi di informazione prevenuti non appannano il ruolo da protagonista di Silvio Berlusconi sulla scena internazionale. Anzi, se c’e’ qualche motivo di dispetto nei suoi confronti lo si deve alla sua capacita’ di mantenere relazioni con la Russia e con la Libia ma anche con gli Stati Uniti e con le Nazioni emergenti. Berlusconi piu’ volte ha tutelato gli interessi dell’Italia e dell’Europa, sbloccando crisi delicatissime soprattutto in questa fase dell’economia europea. Risolvendo trattative per la designazione di vertici della Nato e dimostrando di essere capace di facilitare il dialogo tra la Russia e gli Stati Uniti, come ha recentemente ricordato Medvedev al vertice di Lisbona. Mentre nella stessa riunione Obama ha ancora una volta sottolineato il contributo fondamentale dell’Italia nella missione internazionale in corso in Afghanistan. Ci sono insomma da un lato i fatti e dall’altro il chiacchiericcio. Il bilancio della politica internazionale dell’Italia e’ largamente positivo e rappresenta una risorsa importante anche per le relazioni tra le massime potenze del pianeta".


LA RUSSA: Le rivelazioni non cambiano i nostri rapporti con l'America

"I rapporti con gli Usa non cambieranno e quelli resi noti da Wikileaks sono giudizi di oscuri funzionari".

Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervistato dal Tg2. "I giudizi espressi sono giudizi di oscuri funzionari. Quello che conta poi e’ il giudizio complessivo e il giudizio complessivo dei rapporti italo-americani e’ ottimo". Per La Russa i documenti resi pubblici non rischiano di offuscare l’immagine dell’Italia a livello internazionale: "Assolutamente no, perche’ altrimenti offuscherebbero l’immagine di tutti i leader. Ci sono piccole maldicenze, sciocchezze o cose gia’ arcinote su tutti i leader europei ed extra-europei. Piuttosto rischiano di offuscare l’efficienza della diplomazia americana, ma probabilmente e’ proprio questo lo scopo di queste rivelazioni che, lo ricordo, sono illegali ed assomigliano di piu’ a chi guarda dal buco della serratura piuttosto che ad atti diplomatici".

FRATTINI: Le rivelazioni di Wikileaks puntano a destabilizzare la diplomazia nel mondo

"Le rivelazioni di Wikileaks sono un gioco per destabilizzare il mondo". Lo ha affermato, conversando a Sky Tg24, il ministro degli Esteri Franco Frattini.

"Se noi ci lasciassimo andare a commentare questi giudizi che non sono certo la complessiva valutazione americana, ma solo di alcuni ambasciatori, noi cadremmo nella trappola di cui vuole che la diplomazia nel mondo collassi e che il mondo sia guidato soltanto da scontri e da guerre". A proposito dei rapporti con la Russia il ministro ha spiegato che "c’e’ una collaborazione piena e assolutamente trasparente" sulla situazione degli approvvigionamenti energetici. "Se a Lisbona la Russia e’ tornata a sedersi al tavolo della Nato questo si deve anche a Berlusconi e alla sua leadership ed al ruolo fondamentale giocato dall’Italia".

QUAGLIARIELLO: I report di Wikileaks sono volutamente maliziosi


"I report sono cosi’, volutamente maliziosi. Rendero’ pubblici a breve quelli che i nostri ambasciatori all’estero stilavano su personaggi come Stalin, De Gaulle ma anche Kennedy". Lo ha affermato, conversando con i cronisti in Senato, il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, commentando le rivelazioni del sito ’Wikileaks’.

"Nel caso del presidente americano si parla anche di feste. Insomma, sono cose sempre esistite. Se in Francia avessero letto i nostri report si sarebbero ripresi la Valle d’Aosta" ha infine scherzato il nostro vicecapogruppo del Pdl a Palazzo Madama.

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