martedì 30 novembre 2010

BERLUSCONI: Una riforma che ammoderna l'Universita'

BERLUSCONI: Una riforma che ammoderna l'Universita'


"Quella in Parlamento e’ una buona riforma che favorisce gli studenti, i professori e piu’ in generale tutto il mondo accademico e dunque deve passare se vogliamo finalmente ammodernare l’universita’ ".

Lo ha affermato Silvio Berlusconi, parlando con l’Ansa, a proposito della legge di riforma dell’universita’ del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. "E’ stata discussa con tutte le parti in causa, modificata, migliorata e credo che meglio di cosi’ non si potesse proprio fare. Inoltre introduce maggiore meritocrazia ed e’ davvero un vantaggio per tutti. Quanto alle manifestazioni, sfociate anche in alcuni scontri, degli studenti contro la ’riforma Gelmini’, il nostro premier ha osservato: "Gli studenti veri sono a casa a studiare, quelli in giro a protestare sono dei centri sociali e sono fuori corso".



BONDI: La riforma dell'Universita' e' una tappa essenziale nella storia della cultura italiana


"Se in Italia fosse sorta un’opposizione credibile e una sinistra riformista, essa avrebbe collaborato e non osteggiato l’approvazione della riforma dell’Universita’, una riforma che favorisce innanzitutto i giovani meritevoli delle classi sociali piu’ deboli.

Si deve alla lungimiranza e alla determinazione del ministro Gelmini una riforma che segna una tappa essenziale nella storia della cultura in Italia". Lo ha affermato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi.



CORSARO: Fli incomprensibile, prima sale sui tetti e poi loda la riforma Gelmini


"Granata, mostrando la propria subalternita’ alla sinistra piu’ becera dell’Occidente, scala i tetti dell’universita’ per solidarizzare con chi contesta la riforma Gelmini e poche ore dopo Fini definisce la stessa riforma il miglior atto della legislatura".

Lo ha affermato in una nota Massimo Corsaro, vicepresidente dei deputati del Pdl. "Si avvicina il 14 dicembre Briguglio giura che Fli votera’ la sfiducia, Moffa sostiene di lavorare per rafforzare il centrodestra e ora Raisi dichiara che starebbero pensando all’astensione. Nella miglior tradizione dei neofiniani, su ogni argomento si sostiene tutto ed il suo contrario. Ricordiamo non senza rimpianto una stagione neanche cosi’ lontana in cui Fini e i suoi accoliti contestavano il ’ma-anchismo’ di Veltroni come esempio di una politica vecchia e inconcludente. Purtroppo, la loro deriva sinistra li ha portati a superare i cattivi maestri anche nei peggiori difetti".

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