giovedì 11 novembre 2010

PDL: O Berlusconi premier o voto

"I Coordinatori, i Capigruppi e la Delegazione del PdL al Governo, in questo momento politico, con posizione compatta e coesa ritengono inaccettabile che la legislatura possa proseguire con un differente premier e un differente Governo.



Chiunque voglia coltivare ipotesi diverse dovra’ passare dall’inequivocabile verdetto della sovranita’ popolare". Lo afferma una nota dell’ufficio stampa del gruppo Pdl alla Camera, dopo la riunione che si e’ svolta nel pomeriggio a Montecitorio.


CAPEZZONE: I governi li scelgono gli elettori



"E’ davvero avvilente che vi sia chi tenta di mettere in campo una manovra di palazzo per rovesciare le decisioni prese e ribadite democraticamente dagli elettori nel 2008, nel 2009 e nel 2010.


Ormai e’ tutto chiaro: si vuole colpire Silvio Berlusconi, e si vogliono rovesciare le scelte compiute dagli italiani. Non deve essere consentita ne’ l’una ne’ l’altra cosa. O c’e’ questo governo, o si deve restituire la parola agli italiani". Cosi’ si e’ espresso Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.






MATTEOLI: O resta Berlusconi o si va a votare di nuovo
"O resta Berlusconi o l’alternativa e’ quella delle elezioni perche’ spazi per i governi tecnici non ce ne sono".
Lo ha affermato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. "Il presidente della Repubblica Napolitano in questi anni ha avuto un atteggiamento di totale rispetto della Costituzione e per questo sarebbe un non senso se dopo che dalle elezioni del 2008 e’ uscito un governo con una cosi’ larga maggioranza, ci trovassimo senza votare un governo tecnico. In ogni caso Fini non ha voglia di elezioni e credo che non le voglia neanche Bersani . E’ vero che si agita, come del resto prevede il suo ruolo di capo di un partito dell’opposizione, ma non spinge per un’accelerazione".

A proposito di Fini, Matteoli ha osservato: "Pur conoscendolo bene, quando Gianfranco ha assunto certe posizioni polemiche ho stentato a riconoscerlo. Poi tutto si e’ chiarito: nell’ex An due terzi del partito non era pentito di aver dato vita al Pdl, mentre l’altro terzo, capeggiato da Fini, era pentito. Fini si e’ dunque pentito di aver fondato il Pdl una settimana prima del congresso. Insomma prima conoscevo molto bene Fini ma quello degli ultimi due anni lo conosco molto meno".

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