lunedì 19 ottobre 2009

SI ALLARGANO LE CARCERI PIENE DI STRANIERI

ALFANO: Venti mila nuovi posti nelle carceri con il modello L'Aquila
"Abbiamo messo a punto un piano che sara’ licenziato a breve e su cui stiamo lavorando con il presidente del Consiglio Berlusconi per usare la sua esperienza del modello L’Aquila e che portera’ alla realizzazione di oltre 20mila nuovi posti nelle carceri e in un lasso di tempo molto breve".
Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in visita al carcere Pagliarelli di Palermo dove ha partecipato alla presentazione di un progetto con l’Universita’.Commentando la denuncia del sindacato della polizia penitenziaria del sovraffollamento delle carceri, il nostro ministro ha osservato:
"Noi denunciamo il sovraffollamento delle carceri insieme al sindacato degli agenti penitenziari. Non possiamo avere la bacchetta magica, siamo vicini al sindacato, sia i singoli agenti che ringrazio. Ringrazio i 40mila agenti di polizia penitenziaria che, con grande abnegazione, contribuiscono al sistema di sicurezza del nostro Paese e fanno si’ che le nostre carceri siano piu’ dignitose che altrove.
La prova e’ che oltre 24mila detenuti stranieri non vogliono tornare nelle carceri dei loro Paesi d’origine, quindi vuol dire che stanno meglio nelle carceri italiane. Ma questo non vuol dire che stiano bene. Stiamo lavorando su tre grandi obiettivi: ottenere dall’Europa che i detenuti stranieri vadano a scontare i loro residui di pena nei Paesi di origine. Il secondo elemento e’ uno strutturale rinnovamento delle nostre carceri. Infine, stiamo lavorando per far si’ che attraverso il lavoro nelle carceri si riesca a far diminuire il caso di recidivi e quindi di detenuti. Solo il 10% dei detenuti che lavorano in carcere tornano a delinquere"

BOCCIARDO: Il sistema carcerario é al collasso per colpa dei detenuti stranieri
‘’I dati forniti dal sindacato autonomo di polizia, che riprendono i dati già diffusi dal Ministero, sottolineano la situazione di difficoltà in cui versa il sistema carcerario in Italia”. Lo ha affermato Mariella Bocciardo, membro PdL della Commissione Affari Sociali della Camera.
‘’Oltre un terzo dei detenuti è composto da stranieri, fondamento che rafforza, una volta di più, la proposta lanciata dal Ministro della Giustizia Alfano, in sede europea, di lavorare per rimpatri nei paesi d’origine con lo scopo di farvi scontare le pene commesse in Italia.
I dati del Sappe ci indicano come in talune realtà, soprattutto al nord, la presenza di detenuti stranieri risulti elevatissima. L’Ue non può far finta di nulla di fronte ad un’emergenza che sta raggiungendo livelli insopportabili di affollamento e che costano ai contribuenti, è bene ricordarlo, oltre 2 miliardi di euro all’anno”.

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