giovedì 8 ottobre 2009

Violente reazioni per la sentenza della Consulta

BERLUSCONI: Dobbiamo governare 5 anni, con o senza Lodo
"Noi dobbiamo governare cinque anni con o senza il lodo, io non ci ho mai creduto al fatto che passasse perche’ con una Corte costituzionale con undici giudici di sinistra era impossibile che lo approvassero".
Lo ha affermato il nostro premier Silvio Berlusconi conversando con i giornalisti mentre usciva da Palazzo Grazioli.

BERLUSCONI: Andrò in tv a spiegare i processi farsa

"Ci sono due processi farsa, risibili, assurdi, che illustrero’ agli italiani andando anche in televisione".
Lo ha affermato in un’intervista al Gr1 il presidente Berlusconi, commentanto le conseguenze personali sul fronte giudiziario derivanti dalla bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta:
"Scendero’ io stesso nelle Aule del tribunale facendo esporre al ridicolo gli accusatori dimostrando a tutti gli italiani di che pasta sono fatti loro e di che pasta sono fatto io. Per fortuna che Silvio c’e’, se no saremmo completamente nelle mani di questi signori della sinistra che hanno un’organizzazione di una minoranza della magistratura che usa il potere giudiziario a fini di lotta politica, hanno piu’ del 70% della stampa che e’ tutta di sinistra, con in testa Repubblica e altri giornali, hanno tutti i programmi di approfondimento politico e la Tv pubblica pagata con i soldi di tutti e un capo dello Stato di sinistra che e’ stato eletto da una maggioranza che non e’ piu’ maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra.
Credo che anche l’ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta. E poi c’e’ una Corte Costituzionale con 11 giudici di sinistra che non e’ certamente un organo di garanzia, ma e’ un organo politico come si e’ visto in questa occasione. Ma il Governo va avanti tranquillamente, serenamente e se possibile con piu’ grinta di prima perche’ si sente assolutamente necessario, indispensabile alla democrazia, alla liberta’ e al benessere di questo Paese. Abbiamo governato senza questo lodo per cinque anni dal 2001 al 2006, continueremo a governare senza questo lodo"

GHEDINI: La Corte Costituzionale addirittura rinnega i principi da se stessa gia' enunciati

"Questa e’ una sentenza con cui la Corte Costituzionale addirittura rinnega i principi da se stessa gia’ enunciati. Con questa decisione si pretende, contro la volonta’ popolare, che il presidente del Consiglio anziche’ occuparsi dei problemi nazionali ed internazionali, sia costretto quotidianamente a seguire evanescenti processi".
Lo ha dichiarato Niccolo’ Ghedini, deputato del Pdl e avvocato del nostro premier: "Riprenderemo questi processi nella consapevolezza che con un giudice super partes sara’ certamente riconosciuta l’estraneita’ di Silvio Berlusconi da qualsiasi ipotesi di reato".

MANTOVANO: La magistratura é un organo politico
E adesso, che cosa diranno tutti coloro che negli ultimi mesi hanno difeso a gran voce le prerogative del Parlamento? La decisione della Consulta dimostra che il Parlamento non deve guardarsi tanto da un Esecutivo che farebbe un uso eccessivo dei decreti legge; deve guardarsi - molto di piu’ - da una Corte che manda segnali cosi’ contraddittori".
A sostenerlo e’ il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano. "Avevamo capito che l’esame della legittimita’ del lodo Alfano fosse circoscritto al rispetto da parte delle Camere dei rilievi che la Consulta aveva formulato sul lodo Schifani. Ora apprendiamo che la Corte l’altra volta si era dimenticata un dettaglio: che fosse necessaria la legge costituzionale. Poiche’ l’altra volta il relatore era l’attuale presidente della Corte, con questa sentenza nessuno puo’ vietarci non solo di pensare ma di sostenere fondatamente che la magistratura svolge un’attiva funzione politica".

GASPARRI: La Corte Costituzionale non é più un organo di garanzia
"La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non e’ piu’ un organo di garanzia, perche’ smentendo la sua giurisprudenza ha emesso una decisione politica che non privera’ il Paese della guida che gli elettori hanno scelto e costantemente rafforzato di elezione in elezione".
Lo ha affermato il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri. "E’ una giornata buia per i valori della legalita’ e che segna il tramonto di una istituzione che ha obbedito a logiche di appartenenza politica e non a valutazioni di costituzionalita’. Il governo andra’ avanti mentre chi ha tradito la propria funzione di garanzia non cancellera’ la volonta’ democratica del popolo italiano".

SCAJOLA: Il Governo ha il diritto di andare avanti
"La Corte Costituzionale ha assunto una decisione inattesa e impegnativa, sia perche’ nel nostro sistema costituzionale era gia’ inserito un principio di immunita’, esteso per di piu’ a tutti i parlamentari, sia perche’ con una precedente sentenza la Corte aveva chiesto modifiche al Lodo Schifani, che erano state inserite nel lodo Alfano".
Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. "Non prevedo conseguenze politiche: il Governo Berlusconi ha il dovere di realizzare il programma adempiendo fino in fondo al mandato elettorale, soprattutto in questa fase delicata per l’economia. Siamo impegnati a far uscire il Paese dalla crisi, ad affrontare le molte emergenze del Paese, dal terremoto in Abruzzo all’alluvione a Messina. Al Presidente Berlusconi va in questo momento la mia solidarieta’ e il mio incoraggiamento a proseguire nell’azione di governo".
BONAIUTI: E' una sentenza politica, si va avanti
"E’ una sentenza politica, ma il presidente Berlusconi, il governo e la maggioranza continueranno a governare come, in tutte le occasioni dall’aprile del 2008, hanno richiesto gli italiani con il loro voto". Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti.

GASPARRI: Napolitano vittima della decisione politica della Consulta che lo ha smentito

"Noi continueremo a denunciare il valore politico di una sentenza emessa da un organo che non è più di garanzia".
Lo ha affermato il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, il quale ha osservato: "Io annovero il capo dello Stato tra le vittime, insieme a tanti italiani, della decisione della Corte costituzionale. Il cui attuale presidente, fu il relatore di una precedente sentenza dalla quale si rilevò che non serviva una legge costituzionale per lo scudo. Tant’è che il presidente della Repubblica, autorizzando la presentazione del lodo Alfano e promulgando la legge approvata nel luglio del 2008, con alcune note che furono emanate dal Quirinale, affermò questo. La Consulta ha finito col prendere una decisione politica, smentendo se stessa e smentendo ciò che il Capo dello Stato aveva detto. Il fatto grave è questo, e su questo dobbiamo richiamare l’attenzione degli italiani perché siamo di fronte a un fatto inaudito e gravissimo che denunceremo mentre continueremo a governare il paese perché a differenza della Corte abbiamo grande interesse per il bene comune".

STRACQUADANIO: Riscriviamo la Carta costituzionale

"Si è dimostrato ancora una volta che la sovranità popolare è osteggiata da un coacervo di poteri che non ha una legittimazione politica, primo fra tutti un potere giudiziario che si è costituito come contro potere politico contro ogni regola dello stato di diritto".
Lo ha affermato il parlamentare del Pdl Giorgio Stracquadanio, che ha osservato:
"L`unica possibilità che abbiamo è quella di decidere che se c`è crisi della democrazia bisogna rifondarla. Rifondiamo la repubblica e rapidamente riscriviamo la carta costituzionale in tre mesi, la rifacciamo a maggioranza e chiediamo noi al popolo il voto sulla nuova carta costituzionale, riportando tutti a fare il proprio mestiere".

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