martedì 27 ottobre 2009

SI RAFFORZA LA LOTTA CONTRO L'EVASIONE

I FATTI DEL BUONGOVERNO: Più forti contro gli evasori
Aumenta del 30% il numero delle persone denunciate dalla Guardia di Finanza per violazioni tributarie, raggiungendo nei primi nove mesi dell’anno il livello dell’intero 2008. È l’ennesima conferma, con le cifre e non con le chiacchiere, dell’impegno di questo governo nell’opera di contrasto all’evasione fiscale.
L’entrata in vigore dello scudo fiscale non ha frenato né frena le attività di accertamento, che portano con sé automaticamente un pesante danno collaterale per quanti vengono segnalati all’autorità giudiziaria: da quel momento stesso, infatti, non possono più utilizzare lo "scudo". L’agenzia delle Entrate ha infatti chiarito che è sufficiente l’iscrizione sul registro degli indagati per chiudere le porte a un eventuale rientro dei capitali dall’estero.
Nei primi nove mesi dell’anno le persone denunciate dalla Guardia di Finanza sono state 8.504 (+28,1% rispetto alle 6.640 del corrispondente periodo del 2009), 95 quelle arrestate (+8%), 7.754 le violazioni accertate (+7,4%). In testa alle violazioni troviamo le dichiarazioni fraudolente, seguite dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti e, a seguire, l’occultamento e/o distruzione di documenti contabili, l’omessa dichiarazione e la dichiarazione infedele.
Il 60% delle violazioni denunciate riguarda illeciti che potenzialmente rientrano sotto l’ombrello dello scudo fiscale, sempre che i capitali lucrati siano finiti all’estero. Ma, come già detto, la semplice apertura del procedimento impedirà a questi soggetti di usufruirne.
Anche i dati che arrivano dagli uffici giudiziari confermano il trend di un sensibile aumento dei procedimenti dei tribunali e delle denunce alle procure: soltanto a Roma circa 1400 fascicoli complessivi contro i mille dello scorso anno.

PdL

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