giovedì 22 ottobre 2009

AZIONE PENALE OBBLIGATORIA PER CHI INCITA ALL'ODIO

ALFANO: Sono profondamente turbato dai gruppi Facebook che inneggiano all'odio contro Berlusconi

"Sono profondamente turbato dal fatto che esistano parecchi forum su Facebook, e quindi sulla rete Internet, che inneggiano all’odio nei confronti di Silvio Berlusconi e inneggiano all’omicidio nei confronti del presidente del Consiglio.
Poiche’ nel nostro Paese esiste l’obbligatorietà dell’azione penale, mi attendo che la Magistratura faccia il proprio dovere indagando perseguendo e trovando coloro i quali inneggiando all’odio e all’omicidio, commettono un reato penale e compiono un’azione disdicevole dal punto di vista morale. E’ un tema grande di sicurezza che riguarda la persona del presidente del Consiglio". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

MELONI: E' giusto condannare le degenerazioni estremistiche di Facebook, ma non fomentiamo la caccia alle streghe
"Da parte dei giovani c’e’ bisogno di un approccio piu’ consapevole al mondo del web". Lo ha affermato il ministro della Gioventu’, Giorgia Meloni, a proposito delle polemiche sul gruppo che dalle pagine di Facebook inneggia all’eliminazione fisica di Silvio Berlusconi.
"Quanto e’ accaduto e’ assolutamente deprecabile, ed e’ giusto che venga stigmatizzato e perseguito secondo i termini di legge ma limitarsi alla repressione e alla condanna incondizionata non basta. La cronaca di questi giorni ha evidenziato come on-line prolifichino gruppi inneggianti all’odio e alla violenza, tanto di stampo politico quanto religioso, razziale e sessuale, che risultano poi essere frequentati per lo piu’ da giovani e giovanissimi i quali nella vita di tutti i giorni conducono esistenze normalissime e irreprensibili.
Questa e’ la cartina al tornasole di una deriva pericolosissima: troppi giovani non comprendono che i social network, cosi’ come i blog e il web in generale, non sono una sorta di ’terra di nessuno’ dove si puo’ abbandonare il rispetto delle regole del vivere civile, e dove le parole, i pensieri e le azioni sono senza peso e, quindi, restano senza conseguenze. E’ giusto condannare le degenerazioni estremistiche, ma non fomentiamo l’ennesima caccia alle streghe: i social network, cosi’ come la rete in genere, rappresentano una risorsa irrinunciabile per i giovani, e non certo una minaccia. Tutto sta ad accostarsi ad Internet con la testa sulle spalle, impiegando la giusta dose di consapevolezza e un’adeguata preparazione".

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