venerdì 2 ottobre 2009

LA LIBERA GOGNA MEDIATICA

"A che cosa dobbiamo ancora assistere, che cosa dobbiamo ancora vedere davanti agli schermi della televisione, per renderci conto tutti, indistintamente, che e’ giunto davvero il momento di dire basta ad una televisione degradante dei costumi civili e politici del Paese e di aprire una pagina nuova in cui la televisione puo’ acquistare una funzione positiva rispetto alla necessita’ di un elevamento dello spirito pubblico e della coscienza democratica di una nazione".
Lo ha affermato il ministro dei Beni Culturali e coordinatore nazionale del Pdl, Sandro Bondi, che ha osservato:
"Allo scopo di riflettere sulle iniziative assunte da alcuni Paesi europei sul ruolo che i mezzi di comunicazione e la televisione in particolare possono svolgere nel rafforzamento del tessuto sociale e democratico ho preso l’iniziativa di invitare prossimamente a Roma alcuni dei ministri della cultura dei Paesi europei, le cui iniziative hanno evidenziato la possibilita’ di sperimentare soluzioni nuove in grado di fornire una soluzione ad un problema che riguarda tutti".
"Il fatto che ben due trasmissioni Rai, ’AnnoZero’ e ’In 1/2h’, si siano contese la presenza di Patrizia D’Addario con la vittoria della prima e’ l’indice non solo dell’esplosione di una faziosita’ politica mai prima verificatasi, ma anche di un autentico e profondo degrado. Ma il problema Rai e’ piu’ di fondo". Ad affermarlo e’ il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto, che in una nota stila una sorta di elenco dei faziosi e sollecita il vertice Rai ad intervenire per cambiare le cose.
"A parte ’Porta a porta’, che e’ fondamentalmente neutrale, esistono in Rai una serie di talk show e di cosiddetta satira politica -’L’Infedele’, ’Ballaro", ’Parlaconme’, ’Annozero’, ’Report’, ’Chetempochefa’, ’In 1/2h’- tutti orientati politicamente a sinistra con gradazioni diverse di faziosita’. Ne’ ci lasciamo imbrogliare dalla retorica sulla liberta’ della satira, una satira che ha un tasto solo, quello di Berlusconi, diventa solo faziosita’ pura. La Rai come azienda deve porsi due problemi di fondo. Il primo non e’ costituito dallo sciopero organizzato del canone, ma dal suo rigetto spontaneo da parte di milioni di telespettatori che non vedono minimamente rispecchiati in questa Rai le loro sensibilita’.
Il secondo e’ costituito dall’assenza in questa fascia assai importante di trasmissioni-dibatito di un autentico pluralismo, a parte la variante impazzita costituita da ’Annozero’ nella quale e’ consentito ad un signore, Travaglio, di poter dire quello che vuole in prima serata senza contraddittorio. A questo punto il Presidente, il direttore generale, i membri del Consiglio di Amministrazione sono di fronte ad un problema di fondo con il quale devono fare i conti. Finora le risposte sono largamente insoddisfacenti e segno dell’arroccamento di una parte e dei complessi di inferiorita’ dell’altra. In questo quadro, accompagnato da una realta’ della stampa italiana il cui indubbio pluralismo vede comunque la prevalenza di orientamenti antigovernativi o di totale indipendenza, la manifestazione del 3 ottobre e’ l’intreccio fra una manifestazione di propaganda e una cosa poco seria".
"La sinistra tutta, da quella che manifesterà sabato a quella di Repubblica, abbia la cortesia di rispondere a 3 domande, in nome della libertà di informazione".A chiederlo, in una nota, é Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati.


"1) E’ vero che Paolo Ruffini, direttore di RaiTre in quota Pd, ha vivamente consigliato a Lucia Annunziata di non intervistare Patrizia D’Addario per i gravi danni di immagine ed economici che avrebbe potuto apportare alla rete la sua partecipazione? Se sì, perché invece è stata consentita alla D’Addario la partecipazione ad Annozero?

2) Stante l’attuale disequilibrio dei programmi Rai che vedono almeno 6 trasmissioni dichiaratamente di sinistra, non crede la sinistra stessa che i direttori di rete e il Cda della Rai debbano intervenire per riequilibrare la situazione?
3) Non crede la sinistra che il Cda della Rai debba intervenire per impedire il danno d’immagine ed economico che potrebbe derivare dal diffondere dichiarazioni supportate da audio rubati in un’abitazione privata (non è riciclaggio?), in spregio a qualsiasi regola di privacy? Sono sicuro che la sinistra non avrà difficoltà a rispondere a queste semplici 3 domande, sempre in nome della libertà di informazione".

"Inviterei la sinistra a riflettere sui sondaggi diffusi nel corso della trasmissione Ballaro’. Anche un programma insospettabile nel suo rapporto con il presidente Berlusconi, essendo notoriamente critico, ha certificato con una serie di sondaggi non solo la netta prevalenza del centrodestra, ma anche un giudizio molto lusinghiero nei confronti di Berlusconi".
Lo ha dichiarato Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl. "Il sondaggio ha anche dimostrato che alcune polemiche di tipo personale hanno penalizzato e svantaggiato la sinistra, sia quella giornalistica che quella politica che quella televisiva. Insomma i vari Franceschini, Bersani e company hanno molto da riflettere sul disastro che hanno causato. Insieme ai sondaggi di Ballaro’ suggerirei anche una riflessione sulla copertina de ’l’Unita" che rappresenta il Pd come un luogo di rissa e di esplosioni. Che pena questa sinistra che marcia verso il fallimento".







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