lunedì 12 ottobre 2009

La guerra delle donne

DE GIROLAMO: La Serracchiani si vergogni della sua doppia morale

"La Serracchiani si vergogni della sua doppia morale". Così si é espressa la parlamentare dela Pdl Nunzia De Girolamo, componente della Direzione Nazionale del PdL e coordinatrice provinciale del Partito nel Sannio, a proposito delle accuse della deputata del Pd rivolte al presidente Berlusconi per aver usato, nel suo intervento a Benevento, il termine ’sputtanano’.
"Il Presidente,chiedendo scusa prima di pronunciare la parola ’sputtanano’, ha detto una verità assoluta: una certa stampa fa male all’immagine dell’Italia. Queste verità la sinistra, che fa solo danni al nostro Paese, non vuole sentirsele dire ed ecco che sulla scena compare la solita maestrina Serracchiani, che addirittura accusa il presidente Berlusconi di dire stupidaggini e volgarità. La Serracchiani la smetta col dare pagelle e giudizi ed abbia rispetto per il presidente del Consiglio e per i milioni di elettori che lo hanno votato e che continuano a sostenerlo.
Dalla Serracchiani, che dice di essere giovane, mi sarei aspettata non parole sconce contro il premier ma un duro monito a quel gruppo di manifestanti di sinistra che ha aggredito con parolacce e volgarità diversi militanti del Popolo della Libertà che lasciavano il Palatedeschi di Benevento. Questa è la sinistra, una sinistra comunista che addirittura vuole impedire la libertà di partecipare ad una manifestazione politica. Come ha detto il presidente Berlusconi noi siamo diversi, da liberali non gridiamo e non impediamo ad alcuno di protestare o manifestare. Questa è la sinistra con la doppia morale che gli elettori hanno bastonato e che continua a perdere voti. Con il presidente Berlusconi andiamo avanti forti del sostegno popolare e del consenso, la sinistra estrema è già scomparsa, per il Pd i tempi non sono migliori".

MELONI: La sinistra difende soltanto le sue donne

"Non andro’ alla guerra delle donne". Cosi’ si é espresso il ministro della Gioventu’, Giorgia Meloni, dalle pagine de ’Il Giornale’ che ha pubblicato un suo intervento in merito alla polemica scaturita dalle parole di Silvio Berlusconi su Rosy Bindi ’lei e’ piu’ bella che intelligente’.
E non lo fara’, ha spiegato Meloni, "innanzitutto perche’ mi scoccia profondamente la solidarieta’ a senso unico. Quella che chiama all’adunata generale per una battuta poco elegante del premier, ma non si smuove mai per le volgarita’ e il violento disprezzo che quotidianamente si riversano sulle donne che hanno scelto di votare o di impegnarsi nel Pdl. Anzi, ci si sghignazza sopra, ci si rotola dentro, ci si accuccia sotto. Sono anni che perfino le donne che scelgono semplicemente di votare Pdl o di militare nel centrodestra vengono svillaneggiate, dipinte come stupide borghesi o povere schiave di ’Beautiful’ o della ’Ruota della fortuna’.
Cionostante, queste donne non hanno mai chiesto solidarieta’ a nessuno, ne’ si sono mai abbandonate all’odio per chi votata un altro partito". Alla guerra delle donne, ha osservato Meloni, non andra’ "anche per solidarieta’ nei confronti del capo del governo, liberamente eletto dal popolo italiano. Perche’ e’ legittimo contestare la battuta di Berlusconi a Rosy Bindi e io stessa ne sono dispiaciuta, ma allora si deve avere anche l’onesta’ intellettuale di prendere le distanze dall’uso quotidiano di insulti che viene fatto nei confronti del premier".

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