mercoledì 14 ottobre 2009

IL CSM PROMUOVE IL GIUDICE DEL LODO MONDADORI

Riportiamo alcuni commenti di esponenti di centro-destra alla promozione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura  del giudice Mesiano, che ha emesso la sentenza sul Lodo Mondadori

PECORELLA: E' inopportuna la promozione del giudice del lodo Mondadori
"Non conosco la vita e la carriera professionale del giudice Mesiano. Ma dopo quella sentenza sul Lodo Mondadori, questa promozione e questo riconoscimento mi sembra una cosa forse poco opportuna, anche se non entro nel merito della decisione del Csm".
Lo ha affermato Gaetano Pecorella, deputato del Pdl e legale del presidente Berlusconi, commentando la decisione del plenum del Csm di dare una promozione a Raimondo Mesiano, il giudice del tribunale civile di Milano che ha condannato la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro a favore della Cir di De Benedetti per la vicenda del Lodo Mondadori.

LUPI: Il CSM promuove Mesiano perché anti-Berlusconi
"Finalmente abbiamo in Italia un’istituzione che si fonda sul merito. La promozione del giudice Mesiano da parte del Csm dimostra che in Italia fanno carriera non solo i ’figli di’, anche un semplice magistrato puo’ ambire al successo. Il segreto? Basta colpire Berlusconi. E pensare che c’e’ qualcuno che ha la faccia tosta di dire che la magistratura e’ indipendente". Cosi’ si é espresso Maurizio Lupi, deputato del Pdl e vicepresidente della Camera.

BONDI: Con la promozione di Mesiano la realtà supera la fantasia

"In relazione alla decisione del Csm, bisogna proprio dire che la realta’ supera l’immaginazione.
Se si pensa poi alle motivazioni, si sfiora addirittura il surreale". Cosi’ si é espresso Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, commentando il riconoscimento da parte del Csm al giudice Mesiano

CAPEZZONE: Gli italiani hanno sfiducia nella magistratura

"Non conosco il giudice Mesiano, che immagino persona integerrima e dedita al lavoro senza soste, inclusi i weekend. Ho letto in questi giorni, sulla stampa, sintesi e osservazioni (probabilmente molto lacunose e tendenziose) sulla sua attivita’ precedente alla sentenza sul Lodo Mondadori, con riferimenti a chiusure di bar, manutenzione di strade, e cosi’ via."
Lo ha affermato il portavoce del Popolo della Liberta’ Daniele Capezzone, che in una nota ha osservato: "Immagino senz’altro che la carriera di questo magistrato abbia offerto al Csm tante altre ragioni, nell’arco degli anni, per meritare un riconoscimento cosi’ alto. Ne’ mi permetto di sollevare obiezioni o insinuazioni sulla tempistica della sua piu’ recente decisione, e ora sulla tempistica della scelta del Csm. Mi domando solo se, al Csm, qualcuno si chieda se decisioni come questa non facciano altro che creare sconcerto nell’opinione pubblica, oltre ad alimentare interrogativi amari sull’imparzialita’ della giustizia italiana. Non dubito che in tanti ci spiegheranno che, invece, lo sconcerto e’ immotivato e gli interrogativi infondati. A tutti costoro suggerisco di leggere e rileggere inchieste e analisi sulla sfiducia degli italiani nel sistema giustizia. Una lettura sempre assai utile".

GASPARRI: La promozione di Mesiano é un caso di umorismo volontario

"A volte si assiste a casi di umorismo involontario. Capita vedendo che il Csm ha promosso oggi all’unanimita’ il giudice Mesiano, autore della nota sentenza secondo la quale la Fininvest dovrebbe dare cifre faraoniche a De Benedetti".
Lo ha affermato, in una nota, il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. "Il Csm sottolinea l’indipendenza, l’imparzialita’ e l’equilibrio di Mesiano. La tempistica della promozione, all’indomani dell’incredibile sentenza, e’ ovviamente frutto del caso. Ma il tutto, come in certe commedie televisive meriterebbe l’accompagnamento di risate del pubblico. Di Mesiano si loda anche la laboriosita’. Testimoniata dal fatto che ha emesso la sentenza di sabato e senza ricorrere a perizie. Il Csm meriterebbe una menzione speciale. Altri commenti sarebbero superflui. Per evitare querele e perche’ la realta’ incredibile supera ogni fantasia e ogni giudizio".











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